BUENOS AIRES – Il governo argentino sta progettando di costruire un hub logistico internazionale in Antartico a Ushuaia, la città che si trova all’estremità meridionale del paese, nell’arcipelago della Terra del Fuoco e per questo viene chiamata “la fine del mondo”.
Il polo logistico, denominato: “Tierra del Fuego”, prevede la realizzazione anche di una nuova Base Navale e delle relative infrastrutture (porto, aeroporto, collegamenti viari) di Ushuaia. Inoltre il progetto sarà a supporto delle 28 basi internazionali che, su questo territorio, svolgono attività di vario genere: da quella militare, alla ricerca, al monitoraggio ambientale, dalla pesca, al turismo, fornendo quindi al personale prodotti come cibo, carburante, ma soprattutto i servizi di trasporto.
Nel 2041 scadrà il trattato Antartico che mantiene congelate le varie rivendicazioni nazionali sul continente del Polo Sud, importante per le risorse d’acqua, per le biodiversità e le varie altre risorse strategiche. Pertanto, prima di questa data, l’obiettivo strategico dell’Argentina, nella realizzazione dell’hub logistico, è il proprio rafforzamento nell’Atlantico meridionale. Come da progetto la città di Ushuaia diventerà il gate naturale della regione antartica, contribuendo anche allo sviluppo della Patagonia meridionale, e offrendo impulsi positivi per lo sviluppo e l’incremento all’economia locale.
Il giro d’affari previsto si aggira attorno ai 60 milioni di dollari annui. La prima fase del progetto prevede un investimento di 500 milioni di dollari, che verrebbero finanziati attraverso capitali pubblici e privati, nazionali e esteri, cifra che arriverà agli 800 milioni di dollari nella fase successiva, perché comprensiva dell’attività di costruzione degli alloggi e delle infrastrutture, necessarie per lo sviluppo delle case dei militari che vi si stabiliranno.