In svolgimento a Trieste l’VIII° edizione di Italian Cruise Day, il Forum di riferimento per il comparto crocieristico in Italia, Previsioni per il 2019: Continuerà la crescita anche il prossimo anno, fino a raggiungere i 12 milioni di passeggeri movimentati.
di Massimo Bernardo
TRIESTE- L’Unione fa la forza? Al contrario di Venezia, Trieste, all’Italian Cruise Day, lancia la sua sfida con la grande forza di un’incommensurabile sinergia tra enti pubblici e privati ma, soprattutto con il calore e l’ospitalità dei cittadini della così detta “Montecarlo dell’Adriatico”. Dunque è una squadra pronta a recuperare gran parte di quel traffico dei disastrosi effetti del decreto Clini-Passera, dirotta e probabilmente potrebbe ancora dirottare le sue prue sul terminal triestino strategicamente posizionato al centro della Mitteleuropa.
In apertura dei lavori, dopo la brillante introduzione dell’organizzatore dell’evento Francesco Di Cesare, è stato il presidente dell’Autorità di Sistema portuale dell’Adriatico Nord Orientale, Zeno D’Agostino, a ricordare come il mondo delle crociere appartenga all’economia del bello dall’artigianato, all’architettura, all’enogastronomia ecc. “Noi abbiamo delle peculiarità che altri paesi non hanno, per esempio la capacità di integrare il porto alla città. E’ questa un’economia intoccabile”- ha concluso il presidente- “che va a ricostruita tenendo ben presente i suoi fondamentali: il fattore umano e la cultura”.
Due sostanzialmente i problemi da affrontare: quello della sostenibilità sociale e quello della sostenibilità ambientale. E’ proprio su questi temi in primis che interessano il secondo porto italiano, dopo Civitavecchia, Venezia con il suo 1 milione 460 mila crocieristi (-9%), che si è articolata l’ottava Italian Cruise Day organizzato da Risposte e Turismo che ha visto la partecipazione dei più bei nomi dello shipping da PierFrancesco Vago per Clia Europe al presidente di MedCruise Airam Diaz Pastor.
Prossima edizione a Cagliari dove probabilmente si potranno verificare i tanti progetti annunciati a Trieste ma, soprattutto, lo stato dell’arte nell’organizzazione dei vari terminal dedicati al cruising dei porti italiani, nonché i cospicui investimenti che tante compagnie di navigazione hanno annunciato a Trieste, e che stanno operando in termini da una parte di sostenibilità ambientale e dall’altra nelle risposte che l’industria della crociera saprà dare al suo pubblico nel paese leader per imbarchi e sbarchi in termini di desideri, preferenze ecc. Dunque in quella cultura del bello auspicata dal presidente di Assoporti, Zeno D’Agostino, anche perché l’asticella delle previsioni per il 2019 tende ad alzarsi fino a raggiungere i 12 milioni di passeggeri movimentati. Dovrebbero ancora essere 4 porti capaci di superare il milione di passeggeri (Civitavecchia, Venezia, Genova e Napoli) e 14 porti sopra la soglia dei centomila grazie a toccate che invece dovrebbero restare stabili o in lievissimo aumento dello 0,3%.