Potenziamento del porto di Piombino: due Protocolli d’intesa siglati tra istituzioni, Nuovo Pignone e Pim (società controllata del gruppo Neri).
PIOMBINO – Il porto di Piombino al centro dell’attenzione per il lancio di due progetti per il sostegno di nuovi insediamenti capaci di creare lavoro e sviluppo. Si tratta di Protocolli d’intesa che la Regione Toscana, l’Autorità portuale e il Comune hanno siglato rispettivamente con Nuovo Pignone–BHGE per la realizzazione di un cantiere di assemblaggio e collaudo e con Piombino Industrie Marittime S.r.l. (società controllara dal gruppo Neri, specializzata nello Ship Recycling) per la demolizione navale eco-compatibile per lo sviluppo di un centro di demolizione navi. Per i progetti si prevede l’arrivo di circa 54 milioni complessivi. L’obiettivo degli accordi è di coordinare istituzioni e imprese facilitando, nel rispetto delle normative, il loro insediamento.
“Stiamo costruendo le condizioni per rilanciare Piombino come luogo importante per l’occupazione, il lavoro, lo sviluppo della Toscana” – il governatore della Toscana Enrico Rossi ha commentato così l’incontro-“Rispetto al vuoto industriale che si era prodotto, la svolta non si fa in un giorno, occorre almeno un medio periodo. Gli accordi che firmiamo hanno questa finalità: rilanciare il porto, attrarre investimenti, creare nuove opportunità per alcune centinaia di posti di lavoro“. “Questi accordi – ha concluso Rossi – stabiliscono che in tempi prestabiliti l’interesse manifestato diventi operativo. Piombino ha bisogno di certezze per poter ripartire”.
L’accordo con Nuovo Pignone
Consiste nella creazione delle condizioni perché possa essere realizzato nel porto di Piombino un cantiere destinato all’assemblaggio e a collaudo dei grandi moduli industriali per la compressione del gas o la produzione di energia elettrica da parte di Nuovo Pignone.
Nell’interesse della azienda c’è la realizzazione di questo insediamento in relazione allo sviluppo degli ultimi anni, dalla Darsena Nord del porto di Piombino: possibilità di accesso diretto alla banchina portuale, pescaggio a 20 metri di profondità, disponibilità di nuovi piazzali in corso di consolidamento con superficie fino a 200 mila mq.
Il documento sottoscritto ha il compito di favorire un coordinamento tra istituzioni e azienda al fine di far maturare le condizioni finali per l’insediamento industriale-logistico di Nuovo Pignone BHGE, con la definizione del progetto prevista entro i prossimi 7 mesi, ovvero in linea con il completamento delle aree nella Darsena Nord previsto per metà 2019. Il dimensionamento degli investimenti, che sarà valutato nell’ambito delle attività dell’accordo, si stima possa essere complessivamente nell’ordine di 40 milioni di euro. L’area dovrà essere dotata delle infrastrutture di servizio pubblico ad uso industriale, come l’energia elettrica ad alta e media tensione, la distribuzione del gas, l’acqua industriale. Le ricadute occupazionali dipenderanno dalle commesse orientabili su Piombino.
L’accordo con Pim
Nel Protocollo si prevedono una serie di azioni finalizzate alla realizzare di un centro portuale per lo smantellamento delle navi secondo i principi eco-compatibili del riciclo stabiliti dalle normative comunitarie. La prospettiva è di far diventare Piombino l’unico centro del mediterraneo a svolgere questa funzione. Una prospettiva con forti ricadute economiche e occupazionali: per realizzare l’investimento stimato in 14 milioni di euro verranno attivati circa 200 posti di lavoro, tra operai navalmeccanici, ingegneri, tecnici ed impiegati. L’impianto di demolizione e costruzione navale sarà realizzato presso la Darsena N ord, dove l’Autorità portuale ha consegnato a Pim due anni fa un primo lotto di 77.415mq a terra e uno specchio d’acqua antistante di 11.125 mq. Un secondo lotto è previsto sia consegnato a Pim entro la fine del 2018. L’assetto di cantiere dovrebbe essere completato entro la fine del 2019.
Il protocollo dovrà favorire il coordinamento delle parti per l’attivazione del cantiere navale di demolizioni, costruzioni e logistica, a facilitare azioni, procedure, semplificazioni amministrative nel rispetto della normativa vigente, a coordinare e la definizione di accordi integrativi con soggetti terzi deputati alla realizzazione e gestione di infrastrutture di servizio pubblico.