Crisi Banca Carige – Il Gruppo Messina al vice premier Luigi Di Maio, “Disponibilità ad essere ascoltati e a fornirei tutte le informazioni”- Il finanziamento erogato da Carige al Gruppo Messina “è garantito da una flotte di navi, tutte di bandiera italiana”. “Esiste un piano di rientro”.
GENOVA – Il 20 dicembre scorso veniva siglato l’accordo tra il Gruppo armatoriale e terminalistico genovese Messina S.p.a. e Banca Carige in cui si fissava il rimborso graduale del credito bancario. Un “credito di circa 450 milioni di euro vantato da Banca Carige che sarà rimborsato entro il 2032.” come veniva annunciato da Stefano Messina, presidente del Gruppo, ad inizio anno.
Alla base dell’accordo, da parte del Gruppo armatoriale genovese il previsto aumento di capitale proveniente dall’ingresso del nuovo socio, l’armatore Aponte con MSC (Mediterranean Shipping Company) che acquisirà il 49% delle azioni e diverrà il principale socio di minoranza della Ignazio Messina & C.
Il Gruppo Messina è intervenuto in una nota in merito alle dichiarazioni dei giorni scorsi del vice premier Luigi Di Maio alla Camera sulla crisi di Banca Carige. “Per lungo periodo – aveva detto il vice premier – Carige ha assunto rischi molto alti su numerose operazioni discutibili. Perdite su crediti per diversi miliardi. Tra questi troviamo: un debito 450 milioni per i finanziamenti erogati al Gruppo Messina”-
Pertanto il Gruppo Messina risponde a Di Maio: “il finanziamento erogato da Carige, per il quale esiste un piano di rientro” – “è garantito da una flotte di navi, tutte di bandiera italiana”.
“É sempre delicato – spiega nella nota il Gruppo genovese – “e forse anche rischioso intervenire quando tematiche economiche e finanziarie finiscono sotto la lente di ingrandimento della politica e del Parlamento; è ancora più complesso farlo se a rispondere a interrogazioni, come avvenuto sul caso Carige, è direttamente un vice premier e ministro dello Sviluppo economico e Lavoro e Politiche sociali.
Ma, contrariamente a quanto molti potrebbero pensare, per noi questo intervento rappresenta un’iniziativa positiva. Le dichiarazioni dell’On. Di Maio mirano a generare trasparenza; operare nell’ombra non rientra nel patrimonio genetico del nostro Gruppo.
È vero: il nostro nome quali debitori di Banca Carige diventerà noto a una platea ancora più ampia, ma ciὸ fornisce a noi l’opportunità di precisare che quel finanziamento ipotecario di medio-lungo termine è tutt’oggi garantito da una delle flotte di navi, tutte di bandiera italiana, fra le più moderne del mondo; ci consente anche di dire che il finanziamento erogato da Carige, per il quale esiste un piano di rientro, ha consentito e consente a una delle compagnie di navigazione che hanno fatto la storia della marineria italiana, dal 1921, di continuare a operare e garantire lavoro a più di mille dipendenti diretti oltre a quelli dell’indotto.
Siamo abituati alla trasparenza” –conclude nella nota il Gruppo Messina– “proprio per questo sin da ora formuliamo al vice premier Di Maio la nostra piena disponibilità, se lo ritenesse necessario, a essere ascoltati e a fornirgli tutte le informazioni che dovessero essergli utili.