Assocostieri, Soria: Si alle navi a GNL, migliore energia di transizione

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di Lucia Nappi

LIVORNO – Dario Soria, direttore generale di Assocostieri interviene per Corriere marittimo (VIDEO INTERVISTA) a margine dell’Italian LNG Summit 2019 svolto a Livorno nei giorni scorsi, indicando l’utilizzo del gas naturale in forma liquida (GNL) come migliore forma energetica di transizione per il bunkeraggio navale e l’autotrasporto pesante. Assocostieri è l’Associazione che riunisce le società attive nel settore della logistica energetica, tra i consociati  i titolari di depositi costieri di bunkeraggio marittimo, di oli minerali, prodotti chimici e GPL, biodiesel, depositi e terminali di rigassificazione di GNL. L’Associazione guarda con partecipazione verso l’imminente rivoluzione del settore marittimo, infatti dal 1° gennaio 2020, le normative ambientali sui combustibili per uso marittimo impongono alle navi l’utilizzo di bunker a basso contenuto di zolfo, con il limite 0,5%. A quella data gli armatori dovranno pertanto convertire le proprie flotte: tra le soluzioni possibili l’utilizzo di gas tra cui il GNL, oppure in alternativa l’utilizzo di scrubber cioè di impianti per la riduzione delle emissioni nocive. Cambiamento che comporterà ampie ripercussioni non solo per l’economia dello shipping ma interverrà anche sull’industria petrolifera a livello produttivo e distributivo.

Assocostieri crede molto nell’GNL in tutte le sue forme e soprattutto in forma liquida per il rifornimento dell’autotrazione pesante e per il bunkeraggio marino.” – specifica Soria – La scelta del GNL come energia di transizione migliore per la propulsione navale appare pertanto allineata alla proposta del Mise sul Piano nazionale energia e clima 2030. Sull’argomento il presidente di Assocostieri afferma: “vediamo con piacere che è anche condivisa a livello di piano clima energia che il GNL rappresenti l’energia di transizione migliore perchè oltre che garantire la sicurezza degli approvvigionamenti e la flessibilità del mercato, noi speriamo possa dare un contributo al sistema-paese Italia in termini di competitività.

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Sulla questione però ancora sono i molti nodi da sciogliere per l’Italia che partita in ritardo, oggi ancora non dispone di un deposito portuale per lo stoccaggio e la distribuzione del GNL e, probabilmente, passerà ancora diverso tempo prima che possa vedere l’attivazione del primo deposito. Per le infrastrutture portuali nazionali pertanto si profila il rischio che le navi in transito nel Mediterraneo spostino la prua verso porti esteri, dove il servizio di bunkeraggio potrebbe essere disponibile ancora prima che da noi.

 

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