Paolo Uggè, vicepresidente Conftrasporto: “Rompe il silenzio solo la polemica sulla Gronda di Genova”
ROMA – “Ci voleva la polemica sulla Gronda di Genova, fondamentale per il ripristino della viabilità di un territorio strategico, perché si tornasse a parlare di infrastrutture. Per il resto, in questi giorni, sulle opere necessarie al nostro Paese, è il silenzio”. Queste le parole del vicepresidente di Confcommercio e Conftrasporto Paolo Uggè nel sottolineare come la crisi di governo abbia fatto passare in secondo piano l’attenzione per le infrastrutture fondamentali per la crescita del nostro paese: Tav, Terzo Valico e Gronda di Genova.
“In questa estate segnata da una crisi di governo che getta tutti, ancor di più, nell’incertezza” – ha detto il vicepresidente di Conftrasporto –si parli di elezioni, di manovra ‘equa’, di taglio dei parlamentari di riforma della Rai, mentre non una parola sia stata spesa su quello che uno dei nodi imprescindibili per la crescita produttiva e la competitività del nostro Paese”.
“Assodato che la Gronda s’ha da fare, e non può essere messa in discussione da un’analisi costi-benefici che non convince nessuno – ha affermato Uggè – si continua a sottovalutare, o peggio, a ignorare le tante, troppe questioni irrisolte legate al mondo dei Trasporti, a cominciare dalla Tav al Terzo Valico, alla Gronda stessa, a tutte le opere che dovranno essere realizzate per tagliare in tempo il traguardo delle Olimpiadi invernali del 2026”.
“Questo silenzio è incomprensibile e sconcertante” – ha concluso il vicepresidente di Conftrasporto – “Abbiamo la necessità di rappresentanti capaci e non prevenuti, occorre una classe politica ragionevole, disposta al confronto e a impegnarsi a favore di un trasporto sostenibile utile ai sistemi produttivi di un Paese come il nostro che deve realizzare i collegamenti ferroviari, stradali, portuali e marittimi. In gioco vi sono temi come l’occupazione, la salute e la nostra economia”.