Incontro
ROMA- L’emergenza infrastrutturale di Liguria e Piemonte sta rendendo ormai quasi impossibile operare servizi di trasporto merce, soprattutto su gomma, da e verso il sistema portuale Ligure – Questo è stato l’oggetto dell’incontro svolto a Roma, presso la sede del MIT, tra i vertici di Confetra (CONFEDERAZIONE GENERALE ITALIANA DEI TRASPORTI E DELLA LOGISTICA) e il ministro De Micheli. «Per non parlare dei Trasporti eccezionali, ormai completamente paralizzati anche nel Nordest, con grave danno anzitutto per l’industria italiana impossibilitata ormai aesportare intere tipologie di manufatti» queste le parole di Guido Nicolini, presidente di Confetra. A queste difficoltà, ha inoltre aggiunto il presidente della Confederazione, si aggiungono quelle di portata internazionale dall’ostracismo austriaco rispetto ai transiti del Brennero agli atteggiamenti francesi rispetto a Colle Tenda e fino alla Brexit che, per diverse ragioni, finiscono tuttavia per produrre il medesimo effetto di incertezza sui costi, sui contratti e sui servizi.
«Con le AdSP ancora sotto scacco di procedura infrazione UE per il tema della tassazione, un dossier BER che rischia di consegnare l’industria logistica italiana a pochi oligopoli verticali, con una organizzazione del ciclo operativo nei magazzini da ridisegnare all’insegna della regolarità e della sana competizione di mercato, ci pare chiaro che serva una visione di po-litica industriale per il settore, profondamente innovativa eintegrata, ca-pace di parlare all’intera supplychain logistica che, in Italia, con 110 mila imprese e oltre un milione di addetti rappresenta il secondo contribuente del PIL Nazionale 9% -dopo la manifattura»- ha concluso Nicolini.
Concetto ribadito dalla vice presidente vicaria della Confederazione, Silvia Moretto: «Oggi arriva più merce, in meno porti, da lavorare in meno tempo. E’ uno degli effetti fisici di gigantismo navale e concentra-zioni. L’80% dei TEUS in Italia arrivano in 5 scali, su vettori più grandi e con meno toccate. Paradossalmente innovazioni preziose come il preclearing, che velocizza ulteriormente lo sbarco, se non poste dentro una filiera efficiente e coordinata, finiscono per accrescere lo stress operativo sull’intera catena di movimentazione e distribuzione. Il tema del congestionamento dei principali nodi del Paese è un tema che necessita di una regia nazionale: riguarda committenza manifatturiera, armatori, terminalisti, Autorità di regolazione e governance della portualità, Autorità dedicate ai controlli sulla merce, spedizionieri, ei cui effetti distorsivi si abbattono poi sull’ultimo anello, l’autotrasporto. Di fronte a un fenomeno sistemico non bastano Tavoli bilaterali e risposte parziali esclusivamente di natura finanziaria, serve una visione di insieme del ciclo logistico».
Confetra ha chiesto pertanto a De Micheli di riattivare il Tavolo per la Legalità, di riprendere gli incontri del Tavolo per lo sviluppo del Cargo Aereo, di con-vocare l’Organismo di Partenariato della Logistica e dei Trasporti «per poter finalmente avere dei luoghi istituzionali permanenti e strutturati dove sviluppare, su tutti questi temi e per tutti i segmenti della filiera, un con-fronto quotidiano tra operatori di mercato e decisori pubblici» queste le conclusioni di Nicolini