A Venezia stamani la firma del Manifesto per tracciare la rotta del futuro e del rilancio della città-porto. La manifestazione sui canali e il convegno “E se rovesciamo Venezia?” al Terminal passeggeri.
VENEZIA – La città della Laguna stamani si è svegliata con una manifestazione pubblica sui canali alla quale hanno partecipato le Istituzioni, le associazioni imprenditoriali e i sindacati. Gli striscioni appesi alle imbarcazioni e ai rimorchiatori dicono: “VENEZIA SENZA IL PORTO MUORE” e ancora: “NO PORT=GOST TOWN”- “PORTO=LAVORO”- “RIDATECI IL PORTO=RIDATECI IL LAVORO”.
L’insabbiamento dei fondali del porto di Venezia, i mancati dragaggi dei fondali e la conseguente riduzione del pescaggio mettono a rischio Venezia e il suo territorio come hub logistico dell’industria del Nord-Est, questa è la denuncia mossa dagli operatori, dalle istituzioni e dai lavoratori del porto e del territorio che, insieme ai rappresentanti delle principali associazioni di categoria nazionali, stamani hanno dato voce alla manifestazione sui canali e poi al convegno al Venezia Terminal passeggeri (Vtp) dal titolo: “E se rovesciamo Venezia“-
Gli striscioni appesi alle balaustre del Vtp dicono: “PORTO COMMERCIALE, INDUSTRIALE E CROCIERE LOTTANO INSIEME PER VENEZIA E IL LAVORO” – qui è ancora in corso il convegno “E se rovesciamo Venezia” organizzato dall’Associazione agenti raccomandatari e mediatori marittimi del Veneto, a cui partecipano tutti rappresentanti delle maggiori associazioni economiche a livello nazionale e regionale.
Ad aprire l’incontro sul palco del Vtp è stato Alessandro Santi, presidente dell’associazione degli agenti marittimi veneti. In mattinata intanto un comunicato diffuso dal vicepresidente nazionale di Confcommercio e di Conftrasporto, Paolo Uggé, ha applaudito all’iniziativa: “Fa piacere vedere che tutte le categorie economiche, non solo quelle che agiscono direttamente nello scalo veneziano, sono finalmente coinvolte in un grande progetto di rilancio della città, con la volontà di tracciare tutte assieme la rotta per una crescita complessiva non solo del capoluogo lagunare e del suo scalo portuale, ma di tutta l’economia, a partire da quella del mare” – ha fatto sapere Uggè nella nota– “Un plauso al presidente Alessandro Santi per aver assunto l’iniziativa di una manifestazione che vuole evidenziare la necessità di intervenire subito e bene per affrontare le criticità del porto di Venezia”.
Nel corso della mattina quindi i due dibattiti. Il primo intitolato “Un futuro per la città-porto. Il porto è vita, Venezia è viva” moderato da Luca Telese e che ha visto la partecipazione di Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia; Pino Musolino, presidente dell’Autorità del Sistema portuale del Mar Adriatico Settentrionale; Piero Pellizzari, direttore marittimo del Veneto; Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia; Giuseppe Fedalto, presidente della Camera di Commercio di Venezia Rovigo; Massimo Zanon, presidente di Confcommercio Venezia; Silvia Moretto, presidente di Fedespedi; Paolo Salvaro, presidente di Confetra Nord-Est; Beniamino Maltese, presidente della Commissione finanza di Confitarma, Luca Becce, presidente di Assiterminal oltre che di rappresentanti sindacali e di Assarmatori.
Il secondo convegno, ancora in corso, dal titolo “Una domanda alle imprese del porto”, che ha come protagonisti, chiamati a dare una risposta alla domanda posta nel titolo, Sergio Senesi, Ceo di Cemar; Umberto Masucci, presidente di F2i Holding portuale; Riccardo Vianello, responsabile commerciale di Vecon; Mauro Fanin, Ceo di Cereal Docks Group.
(Foto di: Laura Colognesi, giornalista e Anna Carnielli, avvocato marittimista)
Su Corriere marittimo seguiranno in giornata gli aggiornamenti sul convegno.