Merlo: Porti e logistica, situazione pericolosa – Proposte del settore, inascoltate

Luigi Merlo

MILANO – Il Governo chiude oltre il 50% delle attività del Paese, fino al 3 aprile, e a sorreggere il peso della lunga catena logistica collegata al settore alimentare e delle farmacie, i servizi essenziali di porti, trasporti e logistica.  “Penso che vi sia una pericolosissima sottovalutazione dello sforzo che il Sistema logistico, portuale  e marittimo sta facendo per garantire servizi essenziali al Paese, ma questo sacrificio non può durare a lungo in assenza di provvedimenti concreti”. Lo spiega Luigi Merlo, presidente nazionale di Federlogistica-Conftrasporto, confederazione dei trasporti che fa capo a Confcommercio, nel ribadire l’appello, già lanciato dieci giorni fa, sull’emergenza coronavirus e sulle proposte, ancora inascoltate, del settore marittimo dei trasporti e della logistica per far fronte a una situazione complessa e pericolosa.
Accelerare l’informatizzazione dei porti:
“Stiamo pagando il fatto che alcune proposte che il settore faceva da tempo siano rimaste lettera morta – spiega Merlo – Solo oggi ci si rende conto dello straordinario lavoro della sanità’ marittima e della polizia di frontiera con organici ridottissimi. Lo sportello unico doganale e dei controlli non è ancora partito nonostante basti un solo atto per farlo salpare. La piattaforma logistica nazionale, costata allo Stato decine di milioni di euro, non è mai decollata e va totalmente ripensata: se fosse stata in funzione oggi sarebbe un supporto utilissimo”.
I traffici in arrivo dall’Oriente intaseranno i porti:
Con la ripresa dei traffici dall’oriente, con industrie e magazzini chiusi rischiamo porti intasati per mesi e spazi insufficienti – prosegue Merlo – Da qui la necessità’ di sbloccare realmente le zone economiche speciali e il sostegno ai retroporti  e ai Mto (Multimodal Transport Operator)”.
Dotare di poteri autorizzativi i presidenti delle Autorità Portuali:
“Diversi operatori erogano servizi in perdita, rischiamo, una volta finita l’emergenza, di non avere più collegamenti marittimi con le isole”, avverte il presidente di Federlogistica-Conftrasporto.
I Presidenti delle Autorità di sistema portuale sono stati  di fatto in questo momento commissariati da prefetti, sindaci o presidenti di regione con provvedimenti spesso incoerenti e contraddittori – continua Merlo – Vanno dotati di poteri autorizzativi reali così come le Capitanerie stanno dimostrando ancora una volta la  straordinaria competenza e la capacità di assumere decisioni sulla base di valutazioni tecniche e non sulla emotività”. “Se finalmente tecnica e competenza sono rivalutate, tanto più lo si deve fare in un settore così complesso e specialistico. Questa dovrebbe essere l’occasione per ripensare anche l’organizzazione del ministero dei Trasporti, che negli anni è stato depotenziato soprattutto in alcune direzioni che oggi si dimostrano essenziali per il funzionamento del Paese”, conclude il presidente di Federlogistica-Conftrasporto.

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