Propeller Napoli chiede, un secondo mandato per Spirito alla guida dei porti campani

Pietro Spirito
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La riconferma del presidente Pietro Spirito alla guida dell’AdSp del Mar Tirreno Centrale, è la richiesta promossa dal Propeller Club di Napoli. Richiesta formalizzata ieri sera durante un incontro digitale promosso dal Propeller Club di Napoli, che ha visto come ospite Pietro Spirito, presidente dell’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Centrale al quale hanno inoltre partecipato molti esponenti della Comunità Portuale napoletana e del cluster marittimo nazionale.

Il presidente Spirito è intervenuto con una dettagliata relazione sulle molte cose fatte e le molte difficoltà incontrate nel corso del proprio primo mandato.
Al termine dell’incontro il Consiglio Direttivo del Propeller ha, all’unanimità, auspicato un rinnovo, per un secondo mandato al Presidente Spirito nel segno della continuità e per portare a termine quanto iniziato e programmato in questi quattro anni.

Dopo 10 anni di immobilismo nel porto di Napoliha dichiarato il Presidente del Propeller Umberto MasucciSpirito ha saputo riavviare la macchina del Porto, ha tra le altre cose portato a termine i dragaggi (la mission impossible degli ultimi 20 anni), ha riavviato il progetto del waterfront (fermo dal 2004) con il completamento dell’Immacolatella Vecchia e l’avvio dei lavori al Molo Beverello, riportando negli scali di Napoli, Salerno e Castellammare un approccio pragmatico alla soluzione dei problemi.”

Proprio per queste serie considerazioni, è convinzione del Propeller e dei numerosi rappresentanti della Comunità Portuale, come sia necessario mantenere una continuità dell’azione dell’AdSP e che per il porto di Napoli sia indispensabile una guida manageriale che conosca bene la portualità e sappia dirigere con efficienza la difficile macchina amministrativa, auspicando quindi il rinnovo per un secondo mandato al Presidente Spirito. In caso contrario, se non si potrà contare su una
guida competente, dinamica e decisa, si corre il serio rischio di fermare nuovamente lo sviluppo dello scalo partenopeo.

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