ROMA – Giornata nera ieri per i pendolari italiani – A Roma Termini a causa della soppressione di una serie di treni nelle fasce orarie in cui c’è domanda di mobilità, il Frecciarossa 9531 Torino-Reggio Calabria, è rimasto bloccato per circa 2 ore. Scendono sul piede di guerra i sindacati Fit-Cisl che chiedono a Trenitalia “di organizzare il servizio sulla base dei posti e degli abbonamenti venduti”
“Esprimiamo la nostra comprensione ai pendolari che hanno legittimamente protestato, ma soprattutto la nostra solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori che si trovano in prima linea a giustificare situazioni di cui non sono stati artefici. Trenitalia ha il dovere di organizzare il servizio sulla base dei posti e degli abbonamenti venduti”. Queste le parole con cui intervengono in una nota le sigle sindacali Fit-Cisl in merito alla situazione alla stazione Termini di Roma- “Trenitalia – prosegue la Federazione dei trasporti – sopprimendo treni nelle fasce orarie in cui c’è domanda di mobilità ha messo in campo una strategia inspiegabile, che non ha precedenti in un recente passato, atteso che sia i treni che il personale sono disponibili. Oggi a dover gestire la furia dei passeggeri sono rimaste le ferroviere e i ferrovieri, che hanno rischiato di essere aggrediti e pure contagiati a causa di assembramenti doppiamente pericolosi. Solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine si è potuto evitare il peggio. Auspichiamo il ripristino dei treni soppressi e una urgente convocazione sul tema – conclude la FIT-Cisl – in quanto in caso contrario attiveremo le iniziative del caso non potendosi ripetere circostanze che, potenzialmente, possono mettere a serio rischio l’incolumità fisica del personale Frecciarossa”.