L’ANALISI/ Crisi del mercato del container: Ritardi di mesi e tariffe aggiornate al rialzo

Yantian Port
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Viaggio nel mercato del container, nuovo e usato – Le cause della crisi del post Covid: gigantismo navale, sviluppo del feederaggio locale, i picchi di domanda – Andrea Monti, CEO Sogese: “I contenitori si polarizzano solo in alcune zone del mondo, le aree: Europa, Mediterraneo, Africa del Nord  ne sono escluse”.

Lucia Nappi

LIVORNO – Andrea Monti, CEO di Sogese srl società di noleggio e vendita di container marittimi a livello globale e con base in Italia, sentito da Corriere marittimo sul tema della carenza di contenitori fattore che caratterizza l’attuale congestione dei porti e della catena logistica globale.

Avvertite l’effetto della congestione del porto di Yantian e della Cina meridionale dove il Covid sta rallentando del 70% i traffici?

“Tutte le spedizioni che dovevamo fare con pagamento del nolo mare sono state ritardate anche di mesi. In questi ritardi le tariffe negoziate con lo spedizioniere sono state continuamente aggiornate al rialzo. In tutti i ritardi quindi il prezzo varia e subisce la variazione delle tariffe del trasporto.
Sostanzialmente noi importiamo contenitori come se fossero merce, quindi anche se il contenitore viaggia vuoto paghiamo il nolo mare. Sebbene con il contenitore normale, di tipo dry, riusciamo a farlo utilizzare agli spedizionieri quindi ci vengono consegnati a costi più contenuti. Questo non si verifica per il contenitore reefer, poichè che non possono essere dati in uso gratuito, deve essere pagato il nolo con gli spedizionieri che hanno un carico.
Data la difficoltà nell’approvvigionamento di container in questo momento chi ha bisogno di contenitori o paga tanto o è soggetto ai tempi dell’attesa della produzione dei contenitori nuovo

Quali sono le maggiori cause che bloccano il mercato del container?

E’ un concatenamento di cause. Principalmente il gigantismo navale che limita l’accesso delle navi grandi solo ad alcuni porti, non tutti i porti sono servibili da queste navi
Secondariamente lo sviluppo del feederaggio locale, se le navi giganti arrivano solo in determinati porti c’è bisogno di una maggiore capillarizzazione locale e gran parte delle flotte si concentrano sui feeder locali, questo implica che il contenitore tende a circolare all’interno della medesima area senza essere redistribuito nelle aree a maggior domanda o offerta..
Inoltre i picchi di domanda che si sono creati nel post Covid e soprattutto nei picchi di domanda creati nella tratta transatlantica dove il flusso di carico della merce è sbilanciato in export dalla Cina verso gli Stati Uniti e non compensata dalle esportazioni in direzione opposta, quindi dagli USA alla Cina.
Il contenitore esce dalla Cina, trova dei ritardi dopo lo scarico e poi rimane in un mercato, quello degli Stati Uniti, che esporta poco verso la Cina.

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Quali le difficoltà logistiche del vostro lavoro in questo momento?

I contenitori si polarizzano solo in alcune zone del mondo, in cui non è compresa la zona EMEA (Europe, Middle East, Africa)-  L’Europa centrale, il Nord Africa, la Turchia, il Marocco, la Spagna, l’Europa del Mediterraneo, questa area è esclusa dalla capillarizzazione dei traffici.
Poi c’è una effettiva maggiore utilizzazione da parte delle compagnie. L’armatore che ha dismesso in passato delle navi, perchè le proiezioni sulla crescita dei traffici erano contenute rispetto a quello che sta accadendo oggi, deve cercare di sfruttare al massimo le stive e trasportando tutto quanto più è possibile e quindi utilizzando al massimo i contenitori,
Se questi traffici sono solo polarizzati in determinate rotte va a danno di tutto il resto del mondo, dell’Europa in generale, e in Europa dei porti che hanno bisogno di navi più piccole. Data la crisi del mercato del contenitore non c’è proporzione tra il costo del nuovo e quello dell’usato

Le tempistiche per il mercato del nuovo?

Se vado a piazzare l’ordine di un contenitore, oggi, la consegna potrebbe essere ad agosto, quindi il tempo di attesa è di circa tre mesi.

Quale è il costo dei contenitori del mercato dell’usato?

Il range può andare da un minimo di 5.200 dollari ad un massimo di 5.600 dollari questo il prezzo di un Icube mentre un 20 piedi può andare tra i 2.100 e i 2350

Nell’ultimo mese ci sono stati incrementi nei costi dell’usato?
Tra i 150 e i 200 dollari 2350 dollari

Per container usato cosa si intende?

Adesso sul mercato si trova un contenitori usato che è stato in produzione in un arco di tempo che va dal 2000 al 2007. Mentre per contenitori prodotti dal 2008 in poi si intendono che sono ancora in servizio e non usato. Perchè chi compra un contenitore nuovo si propone una vita tecnica di utilizzo di 12-14 anni, soggetto a rinnovo e quindi a sostituzione.

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La tecnologia di produzione dei container è cambiata dal 2000 ad oggi?

E’ cambiata perchè c’è stato un avvicinamento alle problematiche ecosostenibili, quindi utilizzare tecnologie di produzione che limitano gli sprechi, quindi pannelli di bambù anzichè altro tipo di materiale legnoso, perchè il bambù cresce molto velocemente nel rigenerarsi è una coltura 100% sostenibile. La legislazione locale cinese, – maggiori produttori di container – e quella degli altri paesi che producono container, impone l’utilizzo di vernici a base di acqua e non di solventi chimici come succedeva nel passato.

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