MDC Terminal, Giromini: «Marina di Carrara mira a essere hub di riferimento del Nord Africa» VIDEO

Michele Giromini
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MDC Terminal nel porto di Marina di Carrara festeggia la partenza della nuova portacontainer Djanet della compagnia CNAN-MED, società partecipata al 49% dalla Dario Perioli Group – Corriere marittimo incontra Michele Giromini, CEO Gruppo Dario Perioli

Lucia Nappi

Marina di Carrara, MDC Terminal – «Oggi festeggiamo il viaggio inaugurale della nuova nave portacontainer Djanet, appena acquisita dalla nostra società CNAN-MED, di cui siamo partner al 49%. E’ questo il raggiungimento di un obiettivo importante che rappresenta la conclusione di un piano di investimenti di cinque navi. La prima nave l’abbiamo acquisita nel 2015, le ultime due nel 2021, con tutte le problematiche del Covid siamo riusciti a chiudere questo acquisto che ci da grande soddisfazione».

Sono le parole di Michele Giromini, amministratore delegato del gruppo Dario Perioli Spa, società con base a Spezia che dal 2018 è concessionario della banchina e del terminal multipurpose del porto di Marina di Carrara, la controllata MDC Terminal di cui Giromini è presidente.

Corriere marittimo incontra l’a.d. del gruppo Dario Peroli (VIDEO INTERVISTA) nel porto di Marina di Carrara a margine della cerimonia per la partenza della Djanet, nuova nave di CNAM-MED. Occasione per la quale  l’Autorità di Sistema del Mare Ligure Orientale e MDC Terminal hanno tenuto una conferenza stampa e una cerimonia in banchina, alla quale erano presenti: i vertici dell’Authority: il presidente Mario Sommariva e il segretario Francesco Di Sarcina, Luigi Bosi, direttore sede AdSP Carrara, per MDC Terminal, l’amministratore delegato Andrea Scarparo, il comandante della Capitaneria di Porto, Antonio Masiello, il colonnello della GdF Luca Formica, il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale e l’assessore del Comune di Massa Paolo Balloni.

Djanet per una capacita di carico di 1550 teu, è lunga 171 metri e larga 24 metri, da Marina di Carrara svolge regolare servizio settimanate (SIFAX) collegando Spagna, Italia, Francia, Algeria. Il servizio verso queste destinazioni dal porto toscano è operato anche dalla portacontainer gemella, Cirta, in flotta a CNAN-MED.

La partnership tra il gruppo spezzino e la compagnia algerina si sviluppa negli anni, ha spiegato Giromini in conferenza stampa, inizialmente il gruppo Dario Perioli era agente generale della compagnia CNAM-MED, una delle due linee di navigazione algerine partecipate dal governo, che nasce espressamente con l’obiettivo strategico di sviluppare i traffici nel Mediterraneo, con particolare attenzione nei confronti dell’Italia.
Poi nel 2008 il gruppo spezzino acquisisce, con gara pubblica, il 49% della compagnia algerina, negli ultimi anni è avvenuto il consolidamento della partnesrhip, «attraverso un piano di investimento, la compagnia compra 5 navi per lo sviluppo dei traffici nel Mediterraneo, la prima nave nel 2015 e le ultime due portacontainer quest’anno, la Djanet e la Cirta, «per queste ultime due navi l‘investimento è stato importante, 58 milioni di dollari» – sottolinea – «L’Italia si conferma per l’Algeria come partner di riferimento nel Mediterraneo, rapporto rappresentato dalla Dario Perioli».

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Dal 2018 ad oggi quali sono stati gli sviluppi di MDC Terminal a Marina di Carrara?

«Siamo cresciuti molto, l’obiettivo era quello di consolidare i traffici che facevano parte del nostro core business, verso l’Algeria e Tunisia, dove noi siamo anche armatori e, sviluppare anche una serie di traffici alternativi con la nostra capacità commerciale del gruppo Dario Perioli. L’azienda nasce più di 100 anni fa come spedizioniere doganale, casa di spedizione, agente marittimo, tutte le nostre conoscenze e il know-how commerciale lo abbiamo messo a disposizione del Terminal, per crescere non soltanto per i nostri traffici core business ma ache per traffici aggiuntivi».

Principalmente quali merci trasportate?

«Prevalentemente traffico export, la tipologia di merce è varia, noi siamo un terminal multipurpose, facciamo di tutto: contenitori, merce varia, marmo, coils, tubi. Nei piazzali del terminal si può vedere la differente tipologia di merci».

L’obiettivo del gruppo è quello di consolidare il rapporto con l’Algeria – «La nostra strategia si sposa benissimo con quella dell’Autorità Portuale, fare di Marina di Carrara un hub per lo sviluppo dei traffici del nord Africa, sia Algeria che Tunisia, Marocco, Libia. Dando l’opportunità alle imprese italiane di avere collegamenti diretti e veloci con i porti dei paesi del Nord Africa. Tutto questo si inserisce perfettamente all’interno della nostra strategia, sia in ambito marittimo che terrestre».

Delle cinque navi della compagnia CNAN-MED, quattro scalano il porto di Marina di Carrara, che è al centro del sistema algerino, connettendo l’Italia con i principali scali: Algeri, Orano, Skikda e Béjaïa.
«Il porto rappresenta l’elemento attraverso il quale si crea efficienza della catena logistica» – continua l’amministratore delegato – «l’obiettivo del gruppo Dario Perioli, anche attraverso MDC Terminal, è quello di creare un sistema logistico integrato che include tutta la catena di distribuzionedove, il porto è l’elemento fondamentale dell’unione tra la terra e il mare. «Quindi sono importanti gli investimenti in ambito portuale” – dice il manager – «ma nche gli investimenti in ambito terrestre. Il nostro obiettivo è diventare player numero uno per l’Algeria e di rappresentare anche un servizio per altri partner. In questra strategia è fondamentale che le aree portuali e il terminal siano gestiti in maniera efficiente. Usare bene le aree portuali, quindi, da punto di vista degli spazi, della sicurezza, ambiental,  delle relazioni umane e dei rapporti con il territorio con cui dialoga. L’obiettivo è di creare ricchezza, non solo per s,  ma anche per il territorio di cui fa parte».

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MDC Terminal, quali gli obiettivi di crescita ?

«Già abbiamo un coefficiente di utilizzo degli spazi accettabile, abbiamo spazi di crescita ancora per  un 30-40%, il nostro compito è di utilizzare questi spazi, che abbiamo a disposizione, nel modo migliore. La nostra parola chiave è efficienza che si sposa con due principi fondamentali: l’organizzazione del lavoro e la qualità del lavoro. Come managment ci mettiamo l’organizzazione, abbiamo un gruppo di persone di qualità eccellente, ci sono tutti i requisiti e gli elementi per fare degli ottimi piatti, di un’ottima cuciina. E’ il nostro augurio, che ci facciamo da soli, è di essere sempre più performanti e di prendere qualche stella Michelin».

 

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