GENOVA – Augusto Cosulich, presidente e Ceo del gruppo Cosulich, stamani interviene mezzo stampa sulla difficile situazione di congestione che caratterizza il gate di accesso al Terminal contenitori di Calata Sanità (Sech) di Genova. Situazione che ha portato a giornate di crisi assoluta del traffico, accesso bloccato al gate per code e attese fino a 8 ore solo per percorrere quei 700 metri dell’accesso di San Benigno al gate del Terminal Sech. Così il 24 settembre, venerdì nero, come lo scorso venerdì 1 ottobre.
Adesso gli autisti e le società dell’autotrasporto si rifiutano di andare in quel terminal, sostiene Cosulich come riportato da The Meditelegraph: «chi ci va chiederà una addizionale di 250 euro». L’imprenditore esprime tutta la propria preoccupazione per una situazione di sofferenza logistica, risultato di una sovrapposizione di criticità. Quindi alla mancanza di autisti si aggiunge adesso anche l’extra costo, fattori che rischiano di mettere in discussione la competitività del porto e, creare anche una situazione di congestione diffusa anche per i vicini terminal del porto Vecchio, Genoa Port Terminal e Bettolo.
In un affondo l’imprenditore genovese l’operazione che ha visto PSA diventare l’azionista di maggioranza del terminal Sech:«È questo il vero pericolo di concedere monopoli» accusando pertanto il gruppo di continuare a massimizzare i guadagni senza investire a favore della logistica. Concludendo Cosulich profila all’orizzonte forti proteste nella compagine portuale, già scossa dai profondi conflitti tra terminalisti nella rincorsa all’acquisizione degli spazi.