Un record segnalato nel porto di transhipment di Gioia Tauro, dove nella giornata del 13 febbraio sono state registrate 15 navi attraccate alle banchine. Un record importante che sottolinea «traguardi raggiunti attraverso un costante lavoro, pianificato dall’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio» – spiega l’ente portuale in una nota – «per definire l’ulteriore crescita dello scalo portuale calabrese».
Un risultato realizzato attraverso un quotidiano gioco di squadra, animato dalla costante sinergia tra l’AdSP, la Capitaneria di Porto di Gioia Tauro e i Servizi tecnico-nautici, che garantiscono, 24 ore su 24, la sicurezza della navigazione lungo il canale portuale.
L’Authority precisa che lo scalo calabrese è «uno dei principali punti di riferimento del transhipment mondiale grazie, anche, alla sua posizione baricentrica nel bacino del Mediterraneo e alla profondità dei suoi fondali (18 metri), per i quali sono attualmente in corso i lavori di livellamento, mirati a mantenere costante profondità e sicurezza del canale portuale.
Toccata di riferimento della Mediterranean Shipping Company, prima compagnia del trasporto marittimo containerizzato mondiale, a Gioia Tauro giungono le mega portacontainer di 400 metri di lunghezza e 61 di larghezza, capaci di trasportare oltre 24 mila teus.
In partenza dal Far East, dopo aver lasciato Port Said, attraversano il canale di Suez ed entrano nel mercato italiano solo attraverso lo scalo calabrese, per poi proseguire il viaggio nel Mediterraneo verso Valencia e Barcellona e fare, quindi, rientro nel mercato asiatico.
Dall’attuale analisi dei traffici a Gioia Tauro, anche il trasporto delle autovetture, mercato di riferimento del terminalista Automar, con la presenza contemporanea di due navi attraccate alla banchina nord, manifesta segni di ripresa.