INTERVISTA/ Gemme (Fincantieri Infrastructure): «Darsena Europa, una opportunità grandiosa»

Claudio Andrea Gemme

Interviene l’amministratore delegato di Fincantieri Infrastructure, Claudio Andrea Gemme:  «L’emozione di immaginare il futuro e fare opere come questa di Livorno che danno, veramente, un peso ed un valore alle nostre aziende» – Guerra in Ucraina: «L’approvvigionamento di materiale sta diventando difficile».

Lucia Nappi

LIVORNO – Con la firma del contratto d’appalto per le opere a mare, dighe e dragaggi della Darsena Europa, il progetto della nuova Maxi Darsena del porto di Livorno comincia a sostanziarsi e a diventare realtà.

Ad aggiudicarsi l’appalto per la realizzazione delle opere a mare  il Raggruppamento Temporaneo di Impresa  formato da Società Italiana Dragaggi (la capogruppo mandataria) – Fincantieri Infrastructure Opere Marittime – Sales e Fincosit.

Le opere marittime vedranno la realizzazione di una diga foranea esterna di 4,6 km, altre dighe interne per 2,3 km, ma soprattutto una imponente opera di dragaggi, come non se ne vedevano in Italia da diversi anni, per un totale di 15,7 milioni di metri cubi di sedimenti da dragare.
La sottoscrizione del contratto di appalto, tra la Struttura Commissariale e il Raggruppamento, è stata resa pubblica durante la conferenza stampa, svolta a Palazzo Rosciano, e alla presenza di tutti i principali attori.

Sul ruolo che avrà Fincantieri Infrastructure, ma anche su altri temi quali: il ruolo dei commisari, l’impatto della guerra in Ucraina per l’approvvigionamenti delle materie prime ed i costi,  sono alcuni dei temi affrontati da Claudio Andrea Gemme, amministratore delegato Finacntieri Infrastructure- Opere Marittime, sentito da Corriere marittimo a margine della conferenza stampa. (VAI ALLA VIDEO INTERVISTA)

«E’ una occasione fantastica, oggi è stato un momento importante, è l’inizio di una storia che per Livorno è un’eccellenza» – commenta l’amministratore delegato – «ma è anche un’eccellenza per il nostro raggruppamento di imprese che si è già allenata in tante attività nel mondo: Miami, il ponte di Albiano. Questa è una opportunità grandiosa per la città e per noi per dimostrare le nostre capacità in un settore all’avanguardia che avrà sviluppi fantastici nel prossimo futuro».

Quale sarà il ruolo di Fincantieri nell’ambito del Raggruppamento, nello specifico per la realizzazione delle opere a mare della Darsena Europa?

«Esplicitamente tutta la parte che è legata alle opere marittime, ai dragaggi e tutto ciò che sarà la costruzione della diga farà parte dell’opera di Fincantieri. Ma sarà un lavoro di gruppo, con passaggi di testimoni continui, sarà un puzzle che realizzeremo tutti insieme».

Si tratta dell’opera più importante in questo momento in Italia, 15,7 milioni di materiale da dragare.

«Sono volumi pazzeschi e importanti, ma le capacità dell’azienda ci sono, riusciremo nei tempi a realizzare l’opera».

Può fare un parallelo tra i lavori che vi aspettano per la Darsena Europa e le opere di Miami (Msc Cruise terminal) e il ponte di Genova?

«Si lavora sempre in emergenza, il ponte di Genova, ma anche il ponte di Albiano in Toscana, è un’altra opera che abbiamo concluso in questi giorni e speriamo di terminarla entro il mese di aprile, a due anni dal disastro. Quella è una fase per ripristinare opere che, purtroppo, hanno avuto incidenti importanti. Miami è una costruzione nuova, un terminale fantastico per Msc Crociere, sono 350 milioni di lavoro, più o meno un volume analogo a questo di Livorno. Queste sono nuove opere, è il futuro. E’ l’emozione di ricostruire ponti che hanno avuto problemi, Genova, ma anche immaginare il futuro e fare opere come questa di Livorno che danno, veramente, un peso ed un valore alle nostre aziende».

Opere commissariate, si percepisce la differenza dell’approccio burocratico tra il ponte di Genova e gli attuali commissariamenti?

«Opere commissariate, in effetti ci sono modalità e modalità. Il ponte di Genova è stato un commissariamento molto particolare, i poteri che aveva il Commissario Bucci erano poteri straordinari cosa che non si sta riproponendo nelle altre opere. Fare il commissario è un lavoro molto impegnativo e difficile, sicuramente cerca di smussare quegli angoli che ci sono normalmente nei grossi contratti d’appalto, che hanno delle vischiosità indubbie. Il contratto d’appalto ha diversi vincoli, normalmente il commissario in qualche modo cerca di sbrogliare la matassa e di velocizzare le opere. Fortunatamente qui a Livorno abbiamo una vice commissario che ha la forza per fare questo lavoro».

Conflitto in Ucraina, si saranno ripercussioni nell’approvvigionamento delle materie prime?

«Sicuramente si, c’è stato un incremento dei costi pazzesco, nell’ultimo periodo, che proviene dal conflitto. Per l’approvvigionamento delle materie prime abbiamo grossi problemi, in Ucraina avevamo delle acciaierie che fornivano materiali per la nostra azienda, e in questo momento, avete visto tutti, non esistono più. L’approvvigionamento di materiale sta diventando difficile e la conseguenza è l’aumento dei prezzi, perchè i volumi ci sono ancora, l’approvvigionamento diventa difficile e i costi stanno esplodendo. Questo è un grosso problema per gli approvvigionamenti e per i costi».

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