MOSCA – Lunedì è scaduto l’accordo sul Corridoio del grano nel Mar Nero e Mosca ha fatto sapere di non volerlo rinnovare. Il Corridoio del grano era garantito dall’accordo tra Kiev e Mosca raggiunto con la mediazione della Turchia e dell’Onu e grazie al quale veniva garantito un transito sicuro per il commercio dei cereali.
Vladimir Putin ha informato che non lo prorogherà, sicuramente fino a quando non “saranno soddisfatte tutte le condizioni” che erano previste nell’accordo.
Ieri il ministero della Difesa russo ha dichiarato:
“Tutte le navi in navigazione nel Mar Nero dirette verso l’Ucraina saranno considerate potenziali obiettivi militari perché potrebbero trasportare carichi militari per conto di Kiev. I paesi di bandiera di tali navi saranno considerati parti del conflitto ucraino”.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa governativa russa, Sputnik:
“I media statunitensi martedì hanno scritto che è altamente improbabile che le navi di grano ucraine che transitano nel Mar Nero vengano scortate dalle navi da guerra turche.
Scaduto l’accordo sul grano Kiev fatica a trovare dei canali per immettere il proprio prodotto sul mercato. Un’opzione è quella di chiedere aiuto ad Ankara, ma è improbabile che l’alleato della NATO intraprenda una “mossa altamente rischiosa”Infatti, il presidente ucraino Zelensky ha fatto appello al presidente turco Erdogan e alle Nazioni Unite per estendere l’accordo sul grano escludendo la Russia, chiedendo ad Ankara e all’Onu di assicurare il lavoro del corridoio alimentare e l’ispezione delle navi”.
Da parte Ucraina, ieri Kiev ha informato che a seguito dell’interruzione della Black Sea Grain Initiative, si sta definendo una rotta marittima temporanea dalla Romania.
Vasyl Shkurakov, ministro ad interim dell’Ucraina per le comunità, i territori e lo sviluppo delle infrastrutture, in una lettera all’Organizzazione marittima internazionale (IMO) ha dichiarato:
“L’obiettivo della rotta marittima attraverso la Romania è facilitare lo sblocco delle spedizioni internazionali nella parte nord-occidentale del Mar Nero”
Nella lettera all’IMO l’Ucraina fa sapere di aver creato un “meccanismo” per fornire “garanzie di risarcimento dei danni” per armatori e operatori “causati a seguito dell’aggressione armata della Federazione Russa”. Da parte delle compagnie assicurative globali si guarda alla questione con estrema cautela.