Spediporto, Botta: “Al via le ZLS, Genova e la Liguria potranno realizzare progetti unici”

Gianpaolo Botta

GENOVA – Il plauso di Spediporto per voce del direttore generale, Giampaolo Botta, per l’avvenuta pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Regolamento di istituzione delle Zone Logistiche Semplificate. Provvedimento che ha subito un ritardo di quasi due anni, ma che potrà servire da volano di sviluppo per l’economia attraverso l’attrazione di  investimenti e processi di semplificazione, facilitazioni burocratiche e agevolazioni diretti alle imprese.

“Un passo decisivo per dar gambe alle progettualità di sviluppo economico del nostro territorio. Le esperienze estere, i numeri, ci dicono che con la ZLS Genova e la Liguria potranno realizzare progetti significativi e unici”. In particolare nelle Zone Economiche Speciali, realizzate in altri Paesi e finalizzate allo sviluppo di competitività e  appeal imprenditoriale, specifica Botta: “All’estero sono diffusissime ed hanno attratto miliardi di euro in investimenti: la Polonia ne ha 14, istituite nel 1994 e le cui attività hanno creato quasi 300 mila posti di lavoro; Madeira, in Portogallo, nata come Free Trade Zone, concede alle imprese che si insediano, esenzioni o agevolazioni fiscali in materia di imposte sui redditi oltre a rilevanti vantaggi anche in relazione ai dazi doganali. Per non parlare, varcando i confini europei, del caso della città cinese di Shenzen, dove la ZES è stata istituita negli anni ’80 e in cui gli scambi commerciali sono cresciuti ad oggi di almeno 17 volte. Un piccolo villaggio di pescatori è, così, gradualmente diventata una città con 12 milioni di abitanti”.

Tornando al regolamento, le ZLS saranno gestite da un Comitato di indirizzo guidato dal presidente della Regione o da un suo delegato mentre il coordinamento generale sarà affidato alla Cabina di regia presso la presidenza del Consiglio. Le ZLS avranno una durata minima di 7 anni, rinnovabile per altri 7 anni.

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Alcuni degli aspetti più significativi sono contenuti nell’articolo 12, relativo, appunto, alle misure di semplificazione. I progetti inerenti le attività all’interno della ZLS saranno, infatti, soggetti ad autorizzazione unica che, se necessario, rappresenterà variante agli strumenti urbanistici e di pianificazione territoriale (fatta eccezione per il piano paesaggistico regionale). Nell’autorizzazione unica confluiranno tutti gli atti di autorizzazione, assenso e nulla osta e la domanda andrà presentato allo Sportello Unico individuato dalla regione che dovrà anche indicare l’Autorità preposta al rilascio dell’Autorizzazione; va sottolineato come le opere necessarie saranno ritenute di pubblica utilità, indifferibili e urgenti. Sono, inoltre, ridotti di un terzo i termini per le diverse valutazioni ambientali, paesaggistiche e della metà quelli per pareri, intese, atti di assenso per autorizzazioni, licenze e permessi.

Il comma 5 dell’articolo 12 contiene, inoltre, l’aspetto fondamentale della possibilità di istituzione, all’interno delle ZLS di zone franche doganali intercluse, la cui perimetrazione sarà proposta dal Comitato di indirizzo e approvata dall’Agenzia delle Dogane.

Botta sottolinea anche altri due aspetti: “Il Governo, inserendo la definizione di Consorzio di Sviluppo Industriale come ente pubblico economico, ha individuato la forma juris in grado di creare le condizioni necessarie per lo sviluppo di attività produttive. Inoltre si potrà mettere subito mano al Piano di Sviluppo Strategico, già abbozzato e che indica anche le forme di coordinamento con la pianificazione strategica portuale e regionale”.

Un’ultima riflessione riguarda il legame tra le ZLS e la tendenza, ormai generalizzata, al nearshoring: “Nel 2022, secondo il rapporto di EY Europe Attractiveness, l’Italia era stato il paese europeo con il maggiore incremento di investimenti diretti, con un +17%. Un dato – conclude il direttore di Spediporto – sul quale riflettere pensando a quali importanti opportunità le ZLS potranno offrire a chi punterà sul territorio genovese”.

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