Darsena Europa, un passo avanti con i 90 milioni di euro finanziati dalla BEI

Guerrieri Vigliotti

Livorno –  Il progetto della Darsena Europa compie un significativo passo avanti con i 90 milioni di euro che la Banca europea degli investimenti (BEI) ha messo a disposizione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno settentrionale. L’accordo per il finanziamento è stato siglato nel porto di Livorno, in Fortezza Vecchia, dalla vicepresidente della Banca europea, Gelsomina Vigliotti e dal presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, Luciano Guerrieri, alla presenza del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.

Luciano Giuerrieri Gelsomina Vigliotti 1 Darsena Europa, un passo avanti con i 90 milioni di euro finanziati dalla BEI
Luciano Guerrieri e Gelsomina Vigliotti visitano lo stato di avanzamento dei lavori della Darsena Europa

In contemporanea la stessa mattina, un altro evento a bordo della Msc Fantasia, sottolineava la crescita dello scalo labronico nel settore crocieristico

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Il contratto di prestito con la BEI prevede che l’importo potrà essere utilizzato entro 36 mesi, durante i quali l’AdSP potrà valutare l’utilizzo degli stralci dper l’ammontare di 10 milioni ciascuno, e che avranno un tasso di interesse fisso o variabile, potrà sceglierlo l’Autorità di Sistema a seconda del momento in cui utilizzerà il finanziamento.

L’utilizzo del prestito BEI

I 90 milioni servono per completare il quadro economico del progetto di Darsena Europa che, soprattutto riguardo alle opere aggiuntive, sta crescendo dal punto di vista dei costi se si considera infatti che solo il consolidamento ammonta a 50 milioni di euro. Per esempio per le opere a mare, sulla base dell’impossibilità di fare il ripascimento, l’AdSP ha dovuto fare infrastrutture di colmata più grandi, quindi anche il percorso delle opere marittime risulta più lungo, oltre  7 km.

Il costo del progetto è cresciuto in questi ultimi due anni, infatti dal 2022 in poi l’inflazione ha battuto forte, tanto che è stato stimato che se il progetto fosse stato pagato oggi, il costo sarebbe stato superiore di 120 milioni di euro. Oggi, fortunatamente l’andamento è in riduzione, sebbene sia difficile ancora prevedere di quanto. Quindi i 90 milioni aggiuntivi per l’AdSP costituiscono un cuscinetto di flessibilità con cui poter operare in sicurezza.

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Perchè la BEI, ha spiegato il presidente Guerrieri durante l’incontro: “Perché non è la prima volta che accediamo ad un mutuo con la  Banca europea”, finanziamenti con cui sono state realizzate opere importanti come: il magazzino MK, il dragaggio della Darsena Toscana, (11 milioni),  altri 14 – 15 milioni per quanto riguarda il riprofilamento della banchina e il miglioramento dell’area della torre del Marzocco, ed altre.

La BEI quindi conferma l’attenzione verso il porto di Livorno, addirittura con questo finanziamento rilancia su Livorno, quale porto strategico della rete CORE sul percorso scandinavo – mediterraneo della rete TEN-T.

“Un finanziamento con cui l’AdSP riesce a garantire al porto di Livorno che la sua opera principale possa essere realizzata nei quattro anni previsti” – prosegue Guerrieri, – ” in assoluta sicurezza del finanziamento, aggiungendo anche altre opere rispetto a quanto inizialmente preventivato.

Un risultato che testimonia quindi l’attenzione dell’Europa, del governo e della Regione: “Questo accordo rafforza ulteriormente l’impegno della BEI nel sostenere l’espansione dei porti italiani, fondamentali per promuovere la connettività e la competitività del Paese,” ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente della BEI. “Il finanziamento annunciato oggi contribuirà a rendere il Porto di Livorno un hub di avanguardia di riferimento nel Mediterraneo, migliorandone le infrastrutture, incrementando la capacità operativa e promuovendo l’innovazione tecnologica e la sostenibilità ambientale del settore portuale.”

Durante la conferenza stampa per la firma dell’accordo, Guerrieri ha  voluto rimarcare il raggiungimento di un altro importante traguardo: “Pochi giorni fa – ha annunciato – si è conclusa positivamente la procedura avviata con i competenti Servizi della Commissione Europea per verificare se i finanziamenti regionali e statali per la realizzazione dell’opera costituiscano o meno un aiuto di Stato. I servizi preposti della Commissione Europea hanno confermato che i contributi pubblici non costituiscono aiuto di stato e rientrano pertanto pienamente nella missione pubblica di promuovere la sicurezza e la competitività dello scalo”.

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Per Guerrieri “si tratta di un risultato eccezionale che siamo stati in grado di raggiungere grazie al lavoro certosino della Struttura commissariale e della Regione Toscana, che non smetterò mai di ringraziare per tutto il supporto ricevuto. Un grazie anche alla vice commissaria Roberta Macii e a tutto lo staff commissariale, per la professionalità con cui hanno interpretato sino ad oggi il loro difficile ruolo”.

Anche il presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, ha  rimarcato l’importanza dell’accordo: “La firma di oggi è l’attestazione di un lavoro straordinario, rappresenta la ciliegina sulla torta dei risultati raggiunti in questi primi quindici giorni di luglio” ha dichiarato Giani. “Non avremmo raggiunto questo obiettivo se non ci fosse stata da parte di tutte le autorità competenti e dei soggetti coinvolti la disponibilità a lavorare a fianco dell’AdSP per arrivare a traguardare questo obiettivo”.

 

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