CIN SpA annuncia ai sindacati la definitiva chiusura della sede amministrativa di Napoli in data 28 febbraio 2021 – Nessun licenziamento ma il personale viene trasferito
NAPOLI – A seguito dell’incontro svolto tra CIN (Compagnia Italiana di Navigazione SpA) (presenti l’a.d. Massimo Mura e il direttore RU, Antonio Pezzullo) e le segreterie sindacali della regione Campania: FILT CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI, la società ha comunicato “la definitiva chiusura della sede amministrativa di Napoli in data 28 febbraio 2021” – Nel verbale dell’incontro inoltre si legge che la società ha informato – “di avere ottenuto in data 25/11/2020 il decreto di autorizzazione del Tribunale di Milano con cui viene condivisa la decisione di CIN di procedere alla dismissione della sede amministrativa di Napoli e al contestuale trasferimento delle risorse ivi allocate” – pertanto a tutti gli addetti della sede di Napoli sarà comunicata nei prossimi giorni, la sede di lavoro di nuova assegnazione, nel rispetto dei termini di preavviso contrattualmente previsti.
I rappresentanti sindacali hanno confermato la loro ferma contrarietà alla chiusura della sede amministrativa di Napoli, chiedendo alla società di valutare il ricorso nella misura più ampia possibile: allo smart working, come già consentito dalla Società negli ultimi mesì nel rispetto delle disposizioni governative per il contenimento della diffusione del Covid-19; Inoltre gli incentivi alla risoluzione del rapporto di lavoro (comma 3 dell’art. 14 del D.L. n. 104/2020) che consente di definire con accordo collettivo aziendale) limitatamente ai lavoratori che aderiscono, su base volontaria, a tale accordo
Riguardo allo smart working la società si è riservata di valutare l’accesso
alla modalità del lavoro agile “limitatamente al primo mese di decorrenza dei programmati trasferimenti e compatibilmente con le esigenze aziendali, l’accesso per alcuni addetti”
Riguardo agli incentivi alla risoluzione del rapporto di lavoro “CIN si riserva dì valutare la fattibilità della stessa delle verifiche legali di compatibilità dell’operazione con l’attuale fase preconcordataria.