Un appello al Governo perchè faccia ripartire il settore crocieristico il prima possibile, è stato lanciato stamani da Beniamino Maltese, executive vice president e CFO Costa Group, intervenuto all’incontro ” Italia 2021 – Competenze per riavviare il futuro” – evento trasmesso via web e dedicato al turismo, al crocierismo e all’industria dell’ospitalità, settore tra più colpiti dalla pandemia. “La a compagnia è ferma fino al 31 luglio“- ha sottolineato Maltese -“Facciamo un appello affinchè ci faccia ripartire” – perchè far ripartire le navi da crociera “significa fare ripartire tutta la filiera” a monte e a valle tutti quei comparti che in questo momento stanno soffrendo. “Un settore che in Europa vale 50 miliardi e del quale l’Italia rappresenta il 25%”- specifica il CFO.
Il Governo deve ancora firmare il documento di sblocco, dopo che le misure anti contagio sono state prolungate al 31 luglio. Nelle prossime ore dovrebbe arrivare la firma dei ministri delle Infrastrutture e Trasporti e della Salute, per il via libera alle crociere. Considerando poi che sarà necessario almeno un mese per riattivarne operatività, probabilmente per le ultime due settimane di agosto si potrebbe parlare di ripartenza.
Nel frattempo Costa Crociere sta intensamente lavorando sul piano della sicurezza e delle certificazioni, predisponendo un protocollo di sicurezza sulla base delle indicazioni europee, e altre certificazioni come la Biosafety certification.
Reciprocità, porti europei e nazionalità
In tema di ripartenza nei porti europei, il CFO del gruppo Costa fa sapere: “Stiamo lavorando attivamente con i Consolati italiani e le autorità di Germania, Francia, Spagna e Grecia per avere aperti i vari porti a condizioni di reciprocità. Perchè esiste una norma di reciprocità, lavoriamo con le nazionalità, come l’Italia, che in Europa hanno consentito una condizione epidemiologica sempre in discesa e controllata“.
In merito ai costi sostenuti, Maltese specifica che questi sono superiori a quelli del settore aereo, addirittura 10 volte superiori: “Se si pensa che una nave costa come 10 aerei” – inoltre – “le attività che si svolgono a bordo della nave sono labour intensive“- ovvero necessitano di molti addetti anche quando, come attualmente, la nave è ferma in porto, ma affinchè rimanga in buone condizioni è necessaria “la presenza a bordo di circa 200 addetti”.
Sulla trattativa europea in merito al Recovery Fund, conclusa nella giornata di oggi e che ha visto l’assegnazione all’Italia di 209 miliardi di euro, Maltese nell’avanzare le istanze del settore dice “Ho sentito la ministra De Michelis, la svolta green è indispensabile e va anticipata“- Sul tema green “noi siamo molto attivi, siamo stati i primi a costruire navi a Lng che abbattono in maniera molto sensibile le emissioni”- “Vogliamo andare oltre stiamo investend nel Biofuel”
Rivedere le crociere anche sul piano della eco-accessibilità, questo uno dei temi emersi per l’industria crocieristica del post Covid e sul quale Beniamino Maltese conclude il suo intervento: “Ci candidiamo in una partnership con il privato per ripensare l’intero sistema crocieristico e portuale italiano per evitare l’over congestion, perchè vogliamo avere delle piattaforme che distribuiscano su tutto il territorio in cui arriviamo” – “senza dare l’impressione di scaricare volumi che possano entrare in conflitto con le esigenze dei residenti”.
Lucia Nappi