Il mercato dell’industria crocieristica guarda al GNL – Le navi da crociera che saranno costruite nei prossimi anni saranno per la maggiorparte alimentate a GNL. Nel Mediterraneo la mancanza di infrastrutture per il rifornimento diretto di GNL può mettere a rischio il settore? Neil Palomba, direttore generale di Costa Crociere: «I porti italiani dovranno adeguarsi, ma non possiamo aspettare».
Lucia Nappi
LIVORNO – Drastica riduzione delle emissioni di gas serra, questi sono gli obiettivi delle politiche europee entro il 2050. Riguardo al trasporto marittimo le emissioni prodotte dalle navi in mare dovranno pertanto raggiungere un target di riduzione pari al 40% rispetto al 2005 e al 60% rispetto al 1990. Tuttavia questi obiettivi dovranno combinarsi con target di crescita, sicurezza del trasporto e sviluppo economico. Perchè ciò avvenga dovrà esserci la diffusione di carburanti alternativi, maggiore efficienza grazie alla digitalizzazione e veicoli a zero emissioni.
TRASPORTO MARITTIMO
Nel trasporto marittimo in tema di emissioni, l’attenzione va al GNL (Gas Naturale Liquefatto) che viene indivituato come soluzione di transizione che rappresenta una opzione realistica per i prossimi 15-20 anni, sebbene non centri pienamente gli obiettivi entro il 2050. Il GNL consente di migliorare la qualità dell’aria e proteggere l’ambiente, eliminando quasi totalmente le emissioni di ossidi di zolfo (zero emissioni) e particolato (riduzione del 95-100%) e riducendo significativamente anche le emissioni di ossido di azoto (riduzione diretta dell’85%) e di CO2 (riduzione sino al 20%). Secondo i dati riportati dalla Fondazione CS Mare “delle 51.000 navi presenti nel mondo, solo 150 sono alimentate a GNL ma si stima che entro il 2030 diventeranno circa 5mila” .
IL SETTORE CROCIERISTICO: Le compagnie armatoriali nel settore crociere hanno pertanto assunto l’impegno a ridurre al minimo l’impatto ambientale delle navi, quando sono in navigazione e in porto, grazie all’utilizzo nuove tecnologie ma soprattutto con piani di espansione delle flotte che prevedono la costruzione di navi alimentale a GNL.
MSC Crociere
Tra queste compagnie il gruppo MSC Crociere, ha annunciato entro il 2024 una riduzione del 29% di C02 per passeggero/Km, rispetto al 2008, per arrivare a una riduzione del 40% entro il 2030. Nel programma rientrano la nuova ammiraglia MSC Grandiosa, entrata in servizio nel novembre scorso, nave tra le più avanzate dal punto di vista ambientale grazie a tecnologie ambientali all’avanguardia zero emissioni in porto, che apre la strada alla gemella MSC Virtuosa il cui viaggio inaugurale partirà da Genova a novembre 2020. Nel 2022 il Gruppo armatoriale ginevrino prevede l’arrivo nella flotta di MSC Europa la prima di cinque navi da crociera, serie world class, alimentate a GNL già in ordine presso I cantieri navali.
Costa Crociere, Gruppo Carnival
Per quanto riguarda Costa Crociere è stata presentata a Savona il 20 dicembre scorso, Costa Smeralda la prima nave della flotta Costa Crociere – e la seconda del Gruppo Carnival Corporation di cui Costa Crociere fa parte – ad utilizzare, sia in porto sia in navigazione, il gas naturale liquefatto. Costa Smeralda fa parte di un piano di espansione della flotta del gruppo Costa, che comprende un totale di sette nuove navi in consegna entro il 2023, per un investimento complessivo di oltre sei miliardi di euro. Di queste ben cinque navi, oltre a Costa Smeralda e la sua gemella Costa Toscana (operativa nel 2021) sono alimentate a GNL. Negli obiettivi del gruppo Costa ridurre del 40% le emissioni di CO2 della propria flotta entro il 2020, con dieci anni di anticipo rispetto all’obiettivo fissato dall’IMO (International Maritime Organization).
La presenza nel settore crocieristico di navi alimentate a GNL sarà pertanto un fenomeno in crescita nei prossimi anni, già oggi le navi da crociera in costruzione per i vari gruppi armatoriali sono per la maggiorparte a gas naturale liquefatto. Da qui l’esigenza per il Mediterraneo di ospitare infrastrutture per il rifornimento di queste navi che ad oggi non sono presenti. Nel Mediterraneo centro-orientale: Italia meridionale, Balcani, Romania, Ungheria, Bulgaria e Grecia, non c’è infatti alcuna presenza di infrastrutture per il rifornimento diretto di GNL, esigenza di non trascurabile entità dal momento che nel Mediterraneo si muove il 30% del trasporto marittimo mondiale, oltre ad essere il secondo bacino al mondo, preceduto solo dai Caraibi, per il settore delle crociere.
La mancanza di infrastrutture per il rifornimento diretto di GNL nel Mediterraneo può mettere a rischio il settore? Sull’argomento Neil Palomba, direttore generale di Costa Crociere, è intervenuto a Savona, durante la presentazione della nave Costa Smeralda: «Il gruppo ha ordinato Costa Smeralda nel 2015 non avendo certezze di dove rifornire di gas la nave» – ha spiegato Palomba -«Abbiamo siglato l’accordo con Shell che ha iniziato a mappare i porti, nelle aree geografice identificate dove queste navi andavano ad operare». Nel 2016 il gruppo crocieristico statunitense Carnival Corporation, maggiore compagnia di crociere al mondo con un portafoglio di 10 marchi crocieristici, ha siglato infatti l’accordo con Shell Western Lng del gruppo petrolifero Royal Dutch Shell, per la fornitura di gas naturale liquefatto alle prime due navi del gruppo (Compagnie Aida Cruises e Costa Crociere) che sarebbero state consegnate nel 2019, Si è trattato delle prime unità crocieristiche mondiali ad essere alimentate primariamente con Lng sia mentre stazionano in porto che in navigazione. «Il contratto con Shell è stato fatto come Carnival Corporation coprendo: Mediterraneo, Nord Europa, Caraibi. Adesso ci sono le prime due navi a GNL, ma gli ordini nei cantieri sono prevalentemente a GNL, quindi anche le altre compagnie si stanno adeguando a questo sistema. Anche i porti italiani dovranno adeguarsi, ma non possiamo aspettare, dobbiamo fare queste infrastrutture che una volta che ci saranno, verranno utilizzate».