Guido Grimaldi: Il rinnovamento della flotta, la crescita verso il mercato sardo – L’annuncio dell’arrivo, la prossima settimana, di una ulteriore nave su Livorno che completerà un progetto importante sulla Sardegna.
Lucia Nappi
LIVORNO – Guido Grimaldi, armatore del Gruppo partenopeo Grimaldi interviene stamani a Livorno – sentito da Corriere marittimo (VIDEO) – in occasione dello scalo inaugurale della nave ro-ro “Eco Livorno” –
«Il nostro Gruppo trasporta ogni anno nella zona Euro-mediterranea» – spiega l’armatore partenopeo – «circa 1 milione e 300 mila camion, che vuol dire oltre 1 milione di tonnellate emissione di C02 sottratte ogni anno dal traffico stradale, meno inquinamento e meno incidentalità»
Il programma di rinnovamento della flotta Grimaldi
«Il Gruppo Grimaldi ha investito molto nel settore ro-ro, siamo il primo operatore al mondo, non ci fermiamo. La nave Eco Livorno è la terza di dodici unità, altre nove arriverannoa brev, continuiamo a investire,. Ma non è il punto di arrivo stiamo già pensando a navi di ultimissima generazione da impiegare sui mercati del Baltico e pensiamo alle prossime navi ro-pax per il Mediterraneo».
Il porto di Livorno, strategico per la compagnia:
«E’ un porto startegico che permette, non solo a Grimaldi, ma a tutto il comparto della logistica e del trasporto di avere uno scalo baricentrico e strategico che consente di rilanciare tutta l’Italia non solo verso il trasporto delle isole, ma anche a livello internazionale. Abbiamo inaugurato un nuovo progetto Grimaldi Love Sardinia, che consentirà di crescere ancora di più verso il mercato sardo. Abbiamo impiegato la Cruise Sardegna che ogni mattina parte verso Olbia, è il cruise-ferries più grande al mondo con una capacità di 3 mila passeggeri e 200 camion, la prossima settimana arriverà la gemella la settimana prossima con la quale completeremo un progetto importante sulla Sardegna».
PNRR, le istanze degli armatori non hanno avuto le risposte attese
«Bisogna fare di più per il trasporto marittimo, portualità e molto di più per trasporto e logistica. Bisogna sostenere non gli armatori, perchè si rischia di alterare la concorrenza, ma sostenere le aziende di trasporto e logistica che possono liberamente scegliere con chi imbarcare. Sono gli autotrasportatori e gli autisti che hanno fatto la differenza in questo momento così difficile nella pandemia, insieme a tutto il popolo del trasporto e i marittimi e i ferrovieri».
