ROMA – Il TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) del Lazio ha respinto il ricorso presentato della società armatoriale Compagnia Italiana di Navigazione, obbligandola a risarcire il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili con 450 mila euro che è l’ammontare dell’ammenda. Il contenzioso riguarda il servizio in convenzione Termoli-Isole Tremiti di cui la compagnia del Gruppo Moby era titolare fino ai mesi scorsi.
L’ammenda inflitta a Tirrenia Cin nel luglio 2020 dall’allora Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti era per all’utilizzo sulla tratta, fra gennaio e febbraio 2020, di un “mezzo sostitutivo non idoneo” ovvero il traghetto Carloforte’ ritenuto non rispondente agli standard previsti dalla Convenzione. E sebbene Compagnia Italiana di Navigazione garantisse la continuità territoriale sulla tratta, il Ministero riteneva che il mezzo non avesse i requisiti minimi richiesti anche a seguito di segnalazioni riguardanti disagi, disservizi, allungamento dei tempi di percorrenza e vetustà del mezzo.
La compagnia tuttavia impugnò il provvedimento facendo ricorso al TAR del Lazio, con richiesta di annullamento della sanzione, e ottenendo una sospensione “vista l’istanza presentata dalla difesa di parte ricorrente nell’odierna camera di consiglio, riportata a verbale, volta alla fissazione dell’udienza pubblica per la trattazione nel merito del ricorso”, scrivevano i giudici amministrativi.
Ma adesso il TAR con sentenza ha respinto il ricorso di Tirrenia Cin individuando “la sussistenza di elementi idonei a sostenere la valutazione in via preventiva di non idoneità condotta dal Ministero […] avendo più volte ribadito, a partire dalla nota n. 10534 dell’11 aprile 2019, la non idoneità della M/N Carloforte all’espletamento del servizio sulla linea Termoli – Isole Tremiti, per carenza dei requisiti minimi richiesti dall’Allegato A, relativi ai posti passeggeri, al numero autovetture trasportate, al tonnellaggio di stazza lorda e alla velocità di esercizio”.