Leonardo Massa, managing director MSC Crociere – Un protocollo sanitario per la sicurezza degli ospiti che ha premesso la ripartenza della compagnia, come prima compagnia ripartita nel Mediterraneo: “finchè non ci saranno protocolli simili per il trasporto aereo, pensare una crescita del settore sarà dabbastanza dura”.
NAPOLI – “Dal primo momento ci è stato chiaro che l’elemento sicurezza rappresentasse il vero differenziale. Pertanto quando il 7 agosto il CdM decise che le crociere potevano ripartire, con un po’ di follia dico io, il 16 agosto decidemmo di ripartire con la nostra prima crociera” – inizia così il racconto di Leonardo Massa, managing director MSC Crociere, VAI AL VIDEO intervenuto alla sessione “Cruise Tourism: Reset and Restart”, durante la settimana napoletana dello shipping e manin conference Porth&Shipping Tech.
“Siamo stati la prima azienda tra i grandi player mondiali a ripartire” – continua Massa – “E’ stata una scommessa alla quale abbiamo lavorato molto duramente con gli esperti”- Un discorso fatto a distanza di otto settimane dalla ripartenza, dopo 16 mila passeggeri come campione rappresentativo, questo e grazie ad un protocollo in grado di proteggere “ospiti, equipaggi e comunità dei territori toccati. Un protocollo che oggi stanno utilizzando, come modello, anche i player americani”
Ma ripartire è solo il primo step, spiega Massa, perchè il mercato crocieristico vive delle criticità e per il quale “è necessario riattivare veri e propri corridoi logistici perchè i flussi possano riprendere” – Come farlo? “Si tratterà di sensibilizzare le istituzioni nazionali e internazionali, perchè finchè non ci saranno protocolli simili per il trasporto aereo, noi siamo una conseguenza pensare una crescita sarà dabbastanza dura” – questa è la prospettiva che sia di lungo periodo per l’industria crocieristica –
Importanza dell’industria crocieristica
“Un quarto dell’industria crocieristica mondiale è concentrata in Italia”, spiega il manager MSC”, “la leadership mondiale dell’Italia è data da più fattori: dall’industria cantieristica, l’attrattività del paese. I numeri lo confermano e dicono anche quanto il settore sia importante per il territorio e per riattivare il business sul territorio: navi da crociera, porti, attività terminalistiche, escursioni, attività turistiche, aeroporti”
Parlando di protocolli e sicurezza, quello che oggi sta facendo, con grande sforzo, il comparto crocieristico non trova situazioni analoghe: “Non mi risulta che lo stia facendo nessuna industria dell’hospitality, con protocolli paragonabili”:
Le aziende crocieristiche sono ripartite facendo un tampone a tuttigli ospiti a bordo, con livelli di igienizzazione non paragonabili a nessuna struttura del turismo – “Nessuna struttura ti fa il tampone prima di accedere e in 40 minuti ti da il risultato” – sottolinea.
Da qui la scelta di pubblicizzare la ripresa delle crociere con uno spot incentrato sulla sicurezza (VAI ALLO SPOT) – “Escursioni in assoluta sicurezza, un micro sistema, una bolla sterile, bus sterilizzati, guide che hanno effettuato il tampone” oltre che per i passeggeri anche per gli equipaggi e le comunità che vengono toccate dall’industria crocieristica – Un’industria fatta di 30 milioni di passeggeri a livello mondiale, dati 2018, che ha riniziato a navigare dall’Italia, principalmente nel Nediterraneo, mentre gli altri mercati sono sostanzialmente fermi: Caraibi, Sud America, Sud Africa, Cina, Australia.
Lucia Nappi