Moby scadenza del concordato, proroga di due mesi per il piano ai creditori

Moby Livorno

Il 28 dicembre per il gruppo Moby, che fa capo alla famiglia Onorato, sono scaduti i termini per la presentazione al tribunale di Milano del piano di ristrutturazione dei debiti da sottoporre ai creditori. Il gruppo, ammesso al concordato in bianco nel luglio scorso dal Tribunale di Milano, non ha ancora trovato un accordo con i bondholders, gli obbligazionisti esposti per 300 milioni di euro, che sono i principali creditori dell’azienda. La società da oltre un anno sta trattando con banche e obbligazionisti (hedge fund come Soundpoint, Capital, Cheyenne Capital,  BlueBay, Aptior) per un accordo di ristrutturazione del debito, di circa 560 milioni di euro.

Moby e Cin nei giorni scorsi hanno depositato al Trinunale domanda di proroga di ulteriori due mesi che, qualora venisse concessa, sarebbe il secondo rinvio rispetto a quello di ottobre per la presentazione del piano di ristrutturazione.

La richiesta di proroga sarebbe motivata dalle trattative ancora in corso dopo la presentazione di una doppia opzione di offerta ai suoi creditori. La prima opzione prevede un rimborso al 30% dei crediti in una volta sola, mentre la seconda opzione  un rimborso al 15% con la possibilità però di crediti ulteriori  (circa fino al 45%) entro il 2025. All’Amministrazione straordinaria di Tirrenia creditrice di 180 milioni di euro, sarebbe stata fatta una offerta di circa 90 milioni,  nell’arco di 5 anni. Al momento però la trattativa non sembra destinata a raggiungere un accordo e si starebbe lavorando per un ulteriore miglioramento e soprattutto per la ricerca di un nuovo investitore. Lo studio legale Gianni & Origoni, che assiste l’azienda in queste trattative, avrebbe individuato un investitore nei fondi Europa Investimenti e Arrow Global che sarebbero interessati all’operazioe di salvataggio di Moby, fornendo finanza alla società all’interno di una procedura disciplinata dall’art. 182 bis della Legge fallimentare.

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