Pier Francesco Vago, presidente esecutivo di MSC Crociere, intervenendo stamani all’Assemblea Annuale in streaming di Assarmatori – “L’importante è che i finanziamenti non arrivino a pioggia ma siano mirati sulle reali necessità (banchine, dighe, rinnovo flotta )
Laura Colognesi
ROMA – “Con l’estensione degli sgravi contributivi del Registro Internazionale italiano alle altre bandiere comunitarie, potremmo assumere 35mila marittimi, di cui 15mila italiani (attualmente ne lavorano 6.000 nella nostra flotta), a bordo nei prossimi anni” – ha dichiarato stamattina il presidente esecutivo di MSC Crociere Pier Francesco Vago all’Assemblea Annuale in streaming di Assarmatori, Associazione aderente a Conftrasporto.
“L’importante è che i finanziamenti non arrivino a pioggia ma siano mirati sulle reali necessità (banchine, dighe, rinnovo flotta ) – evidenzia Vago – dal momento che l’Italia conta 7.200 km di costa ed è indispensabile una strategia specifica sui porti. Un’attenzione particolare va indirizzata a Venezia, porto strategico che col Mose in funzione impedirà l’accesso navale quasi 100 giorni l’anno”. “Stiamo bruciando tantissima cassa con le navi ferme nei porti ma tengo a sottolineare che non abbiamo licenziato nessuno e abbiamo investito in Italia con la costruzione di sei nuove unità negli stabilimenti Fincantieri, più altre in Francia a Chantiers de l’Atlantique” . Per la ripartenza è stato fatto un lavoro incredibile: siamo stati i primi a ripartire a livello mondiale il 16 agosto 2020 con un protocollo studiato dai massimi esperti internazionali del settore, che testa sia i passeggeri sia l’equipaggio prima di salpare. Oggi il mondo ci sta chiedendo come funziona questo protocollo, grazie al quale la crociera è l’unica zona verde d’Italia, l’unico luogo dove divertirsi e cenare in totale sicurezza e senza limiti di tempo” ha concluso Vago.