A un anno dall’attentato di Parigi del 13 novembre scorso, che costò la vita a 130 persone: al Bataclan, allo Stade Saint-Denis e nei ristoranti del centro, il governo francese interviene per dare un nuovo impulso al settore turistico.
Il premier Manuel Valls punta a un piano di rilancio, perché in poco più di 11 mesi Parigi e l’Ile-de-France hanno registrato un calo di 2 milioni di turisti. Ad essere colpite sono state non soltanto le attività di ricezione turistica e di ristorazione: gli alberghi e i ristoranti, ma persino i simboli culturali della città. Le visite alla torre Eiffel sono calate del 15%, ancora di più il Louvre -20%. In generale nel 2016 il turismo a Parigi ha avuto un calo dell’8,1%.
La cura prospettata dal primo ministro Manuel Valls è una iniezione di 40 milioni di euro per invertire la tendenza e riposizionare la Francia e la sua capitale tra le mete turistiche più ambite. Gli interventi andrebbero a finanziare campagne di comunicazione tese a rassicurare i turisti. Interventi finalizzati a intensificazione le misure di sicurezza, nei luoghi di maggiore attrazione turistica, ma anche per le strade nei locali, procedure doganali più snelle per il turismo, aeroporti più controllati.