Genova – Protocollo d’intesa siglato, stamani a Genova, tra la Federazione del Mare e Wista Italy con cui le due associazioni si impegnano a collaborare per la promozione della parità di genere, la sostenibilità e lo sviluppo del settore marittimo attraverso iniziative condivise e strategie sinergiche. L’accordo segna, inoltre, un passo significativo verso una maggiore collaborazione tra le due organizzazioni per divulgare il valore dell’economia blu e favorire la coscienza pubblica di tutti gli aspetti del mare, a partire da quelli socio-economici e di relazioni internazionali, con l’obiettivo di consolidare il ruolo delle donne nel mondo dello shipping, della logistica e delle attività connesse, con un approccio inclusivo e innovativo.
A firmare l’accordo: Mario Mattioli, presidente della Federazione del Mare, e Costanza Musso, presidente di Wista Italy, in occasione dell’XI Forum Shipping & Intermodal Transport, organizzato presso l’Acquario di Genova da Il Secolo XIX, The MediTelegraph e L’Avvisatore Marittimo.
“Con questa firma consolidiamo il nostro impegno per un settore marittimo più equo e sostenibile – ha dichiarato Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare – Lavorare con WISTA Italy significa anche unire le forze per valorizzare il ruolo delle donne e affrontare insieme le sfide del futuro rafforzando il dialogo istituzionale a livello nazionale e internazionale, per creare opportunità di crescita e cambiamento positivo nel settore. La firma di questo Protocollo d’Intesa sottolinea l’importanza della cooperazione tra istituzioni, associazioni e aziende del settore per affrontare con successo le sfide globali e costruire un cluster marittimo sempre più competitivo e inclusivo”.
“Questa partnership rappresenta un’importante opportunità per promuovere la cultura della diversità e dell’inclusione – ha aggiunto Costanza Musso, presidente di WISTA Italy – sono certa che una maggiore sinergia tra Wista Italy e Federazione del Mare potrà favorire lo scambio di esperienze e conoscenze, fornendo un’istantanea dell’economia blu dal punto di vista delle donne e delle sfide che devono affrontare nei settori dell’economia del mare, allo scopo di migliorare le relazioni umane, professionali e istituzionali, con particolare riferimento al ruolo della donna nel mondo dei trasporti e della logistica. Siamo orgogliose di collaborare con la Federazione del Mare per creare un futuro marittimo più giusto e innovativo”.
“In quest’ottica – ha affermato la Presidente di Wista Italy – le nostre associazioni si stanno attivando insieme per promuovere l’indagine che l’IMO ha lanciato a livello mondiale sull’occupazione femminile nel settore marittimo. Alla prima indagine lanciata dall’IMO nel 2021 l’Italia non ha partecipato. Sarebbe molto importante un’adesione compatta del cluster marittimo per poter far emergere i dati italiani per il 2024”.
Wista Italy e Federazione del Mare, celebrano nel 2024 i loro primi 30 anni dalla loro costituzione e si ispirano ai principi dell’associazionismo tra enti, portatori dei medesimi valori di promozione, valorizzazione degli scambi di contatti ed esperienze tra i soci, formazione e crescita professionale nonché l’aggiornamento tecnico e culturale.
“30 anni per entrambe le nostre associazioni in cui il cluster marittimo è cresciuto molto anche grazie al nostro lavoro e alle aziende che fanno parte delle associazioni – ha affermato Costanza Musso – Le donne in 30 anni sono entrate in forza nel cluster marittimo e oggi devono raggiungere anche posizioni apicali come la governance dei porti e delle associazioni”. Contiamo di lavorare insieme alla Federazione anche su questo per permettere al settore di crescere anche grazie alla presenza femminile portatrice di intelligenza empatica e di inclusione”.
Mario Mattioli, nel sottolineare l’esigenza che le aziende devono cominciare a indicare le donne come loro rappresentanti nelle loro associazioni di categoria, ha rilevato che scopo del Protocollo “è proprio quello di promuovere nel comparto la consapevolezza dell’importanza del ruolo femminile per lo sviluppo del settore. Bisogna dire che molte associazioni del settore marittimo si stanno attivando già da tempo e che la Federazione del Mare ha costituito un Comitato ad hoc proprio per affrontare il tema dell’inclusione e della parità di genere nella visione più ampia dei fattori ESG, cioè Ambiente, Società e Governance”.