Blu Livorno, Biennale del mare, Salvetti: “Evento per trovare soluzioni condivise a problemi comuni”

Luca Salvetti
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Livorno – .Si chiama “Blu Livorno,  ed è la prima edizione della “Biennale del mare e dell’acqua” l’evento promosso dal Comune di Livorno, affiancato da importanti stakeholder pubblici e privati, che mette al centro la vocazione marittima della città e di chi vive il mare in tutte le sue declinazioni. Obiettivo, affrontare temi e prospettive di attualità capaci di influire sulla vita di intere comunità costiere.

On line il sito www.biennalelivorno.it con il programma di tutti gli incontri e le iniziative

Livorno punta a diventare la “capitale del mare” guardando ad ambiente e sostenibilità, ma anche all’economia e all’innovazione tecnologia, viaggiando lungo due binari paralleli: quello scientifico da una parte e quello mainstream dall’altra, aperto alla divulgazione, all’informazione e alla valorizzazione in chiave turistica della Livorno del mare, dell’acqua e dell’accoglienza.

Il sindaco di Livorno Salvetti, ha commentato: “Al centro della Biennale del Mare e dell’Acqua – Blu Livorno c’è un obiettivo strategico che io, insieme alle responsabili ideative e scientifiche dell’evento, Barbara La Comba e Anna De Biasi, abbiamo fortemente voluto fin dall’inizio: attivare un dialogo concreto tra le amministrazioni costiere, finalizzato all’individuazione di soluzioni condivise a problemi comuni. Attraverso l’analisi di buone pratiche, l’applicazione di conoscenze scientifiche e la condivisione di esperienze, vogliamo contribuire allo sviluppo di strategie sostenibili per la gestione delle coste.

“Per questo motivo”- ha proseguito il sindaco Salvetti – “rivolgo un appello a tutti gli amministratori dei Comuni costieri – non solo della Toscana, ma dell’intera Penisola – affinché partecipino direttamente o coinvolgano i propri tecnici nei lavori della Biennale. L’obiettivo è creare uno spazio di confronto attivo sulle criticità che interessano le nostre coste, affrontandole secondo un approccio integrato che comprenda le dimensioni regolatoria, scientifica, istituzionale ed economica”.

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Gli organizzatori hanno immaginato la Biennale come un percorso articolato: dalla raccolta di esigenze e criticità espresse dai territori, alla loro analisi da parte del mondo scientifico ed economico, fino a una restituzione finale al grande pubblico. I risultati del percorso verranno raccolti in una repository digitale sul sito ufficiale della Biennale, che ospiterà gli atti dei convegni e delle tavole rotonde.

Il sottotitolo di questa prima edizione, “La sottile linea blu”, richiama quel fragile confine – fisico e simbolico – dove la terra incontra il mare, e lungo il quale si manifestano le contraddizioni della società contemporanea. È su questo spazio che vogliamo agire, per rendere più sostenibile il rapporto tra l’uomo, il mare e l’acqua.

Grazie a questa impostazione concreta, l’intento dei promotori è costruire e rafforzare canali di comunicazione istituzionali che, a partire dalla Regione Toscana e da ANCI, si estendano al confronto con le altre Regioni italiane e mediterranee, fino a coinvolgere direttamente il Governo italiano e le istituzioni europee.

La Biennale del Mare e dell’Acqua si presenta, dunque, fin da subito, come un evento di respiro nazionale e internazionale, con il coinvolgimento del Parlamento, della Commissione europea e della Conferenza delle Regioni Periferiche e Marittime dell’Unione Europea. A livello nazionale, sono previsti il contributo e la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, del Ministero per la Protezione Civile e le Politiche del Mare, nonché di numerosi enti di ricerca e istituti scientifici che hanno già aderito con entusiasmo al progetto.

Al centro di Blu Livorno ci saranno i temi dell’ambiente e della sostenibilità, ma troveranno spazio anche l’economia del mare, l’innovazione tecnologica, la formazione e la divulgazione scientifica. Il taglio degli incontri varierà a seconda del contesto: scientifico, tecnico, formativo o informativo. L’obiettivo è analizzare prospettive di sviluppo e soluzioni già operative per contrastare fenomeni di degrado che minacciano intere comunità costiere.

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La Biennale affronterà anche il tema della sostenibilità sociale, con particolare attenzione all’accessibilità delle spiagge, così come all’inclusione e all’accoglienza: elementi centrali, questi ultimi due, della storia e dell’identità di Livorno. Un’identità riassunta dal motto cittadino “Diversis Gentibus Una” e raccontata anche nel libro “Qui nessuno è straniero. Storie di migranti e accoglienza”, che ho voluto realizzare nel gennaio di quest’anno.

Infine, un tema che non può essere ignorato: quello della sicurezza. Il mare, luogo di vita e di incontro, è anche custode della memoria di chi ha perso la vita nelle sue acque. Quei sacrifici, seppur tragici, hanno permesso l’introduzione di normative e strutture oggi fondamentali per la sicurezza dei lavoratori del mare. Tra questi eventi, il disastro del Moby Prince, il più grave incidente marittimo dell’Italia repubblicana, resta una ferita aperta. Ricordarlo è doveroso, non solo per ottenere verità e giustizia, ma per evitare che tragedie simili possano ripetersi.

“Il nostro obiettivo” – ha concluso il sindaco Salvetti – ” è che, grazie alla Biennale del Mare e dell’Acqua, Livorno diventi un punto di riferimento per la scienza marina, ma anche un centro culturale del Mediterraneo: un ponte tra le comunità che si affacciano sul mare, unite dall’obiettivo comune di preservare la salute del nostro ecosistema e di garantire una vita sostenibile lungo le coste”.

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