A cinque giorni dalle elezioni presidenziali degli Stati Uniti, il Governo Trump sottolinea le azioni diplomatiche condotte con successo dalla Casa Bianca.
Riguardo alla questione dei confini marittimi tra Israele e il Libano il Dipartimento di Stato US tiene a sottolineare l‘azione di mediazione svolta dal governo stelle e strisce.
La questione dei confini marittimi vede al centro la disputa fra i due Stati per la presenza di ricchissimi giacimenti di gas naturale, 860 km2 di territorio marittimo ricco di gas naturale, giacimenti ritrovati negli ultimi anni in un’area che si estende lungo il confine di tre blocchi energetici del Libano meridionale e sui quali Israele avanza pretese.
Dopo tre anni, tra i due Stati arriva un segnale positivo attraverso la mediazione americana – tiene a precisare la Casa Bianca. L‘incontro tra il direttore del ministero dell’Energia israeliano e il vice capo di stato maggiore per le operazioni, forze armate libanesi, si è concluso con l’impegno a proseguire le trattative.
Il comunicato della Casa Bianca:
Il Governo degli Stati Uniti e dell’Ufficio delle Nazioni Unite Coordinatore Speciale per il Libano oggi, in un comunicato congiunto scrivono: «I rappresentanti dei governi di Israele, Libano e Stati Uniti si sono incontrati il 14 ottobre per avviare le discussioni volte a raggiungere un accordo comune in merito al confine marittimo Israele-Libano. I negoziati sono stati mediati e facilitati dal team degli Stati Uniti, guidato dal segretario aggiunto David Schenker e dall’ambasciatore John Desrocher, e ospitati dal coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il Libano Jan Kubis.
La delegazione israeliana era guidata da Udi Adiri, direttore generale del ministero dell’Energia. La delegazione libanese era guidata dal generale di brigata Bassam Yassine, vice capo di stato maggiore per le operazioni, forze armate libanesi. Durante questo primo incontro, i rappresentanti hanno avuto colloqui produttivi e hanno ribadito il loro impegno a proseguire i negoziati alla fine del mese».