AssArmatori, Messina: “Non può essere l’armatore a finanziare le nuove flotte green”

Stefano Messina, presidente di AssArmatori, annuncia la presentazione, a breve, a Stato e Istituzioni di un progetto per il rinnovo delle flotte in direzione green. 

di Lucia Nappi

LIVORNO – I gas effetto serra stanno impegnando il settore marittimo a ridurre le emissioni di CO2 da parte delle navi. L’IMO, l’agenzia internazionale dell’ONU che detta le direttive contro riscaldamento globale e l’inquinamento atmosferico, ha posto due obiettivi fondamentali ai quali tutto il settore dello shipping si deve adeguare:

  • Il  2020 Global sulphur limit: entro il 1 gennaio 2020 sarà in vigore il limite 0,50% di presenza di zolfo per gli olii combustibili utilizzati a bordo delle navi;
  • Entro il 2050 la riduzione del 50% delle emissioni di CO2 da parte delle navi rispetto al 2008.

 

“Ho grandi aspettative e mi auguro che la normativa sia rigidamente applicata, sebbene il decennio di crisi strutturale del settore, la cui causa principale è l’eccesso di capacità”, ha sostenuto Stefano Messina presidente di AssArmatori intervenuto a Livorno al convegno su porti, shipping e tecnologie green, promosso dal Propeller Club guidato da Maria Gloria Giani Pollastrini. 

Secondo Messina  la normativa ha la possibilità di restituire allo shipping un equilibrio di cui necessita, creando una selezione in un mercato oggi molto confuso: “tra la presenza di tanti operatori, bandiere diverse, tra navi obsolete e accesso deregolamentato al credito”. La nuova normativa tuttavia sta creando instabilità nel settore marittimo per tutti gli armatori nazionali che dovranno rispondere ai target imposti dalle normative internazionali.

Messina sottolinea: “oltre l’80% della flotta della bandiera italiana che effettua traffico di cabotaggio e di collegamento con le isole è aderente ad AssaArmatori, e sul presupposto che oltre il 65% di queste navi ha un’età superiore ai 25 anni”. “Non può essere l’armatore a sostenere tutti i finanziamenti per rinnovare le flotte” di qui l’annuncio della presentazione, da parte di AssArmatori, agli organi centrali, di un progetto per il supporto finanziario degli interventi di adempimento totale agli obiettivi IMO:

  • Misure di finanza agevolata trattandosi di investimenti capital intensive che coinvolgono a terra anche i porti, la filiera industriale e la catena logistica.
  • Accesso di carburante alternativo nei porti, agevolazione di tariffe portuali per navi con sistemi eco compatibili o meccanismo premiali come incentivazione fiscale e sburocratizzazione.
  • Coinvolgimento della cassa depositi e prestiti ed altre istituzioni per il sostegno finanziario e piani di investito di capitale più lunghi rispetto a quelli tipici.
LEGGI TUTTO
Raccolta indumenti usati, dove vanno a finire? L’affidabilità della filiera

 

PSA Italy

Agenzia Aldo Spadoni

MSC

AdSP Livorno

Toremar