TRIESTE – Lo sviluppo ferroviario del porto di Trieste ha un indice al di sopra del 40% 45% di media di trasferimento modale questo ne fa un porto green”, lo sottolinea Zeno D’Agostino presidente del porto di Trieste, “Numeri che cresceranno perché stanno arrivando tutta una serie di nuove infrastrutture intermodali sul Terminal del porto, aumenteremo quindi la percentuale di ferroviario all’interno del porto”.
Sviluppo sostenibile tradotto sotto le varie sfaccettature che vanno dalle attività, oltre il 90% del traffico che passa attraverso il Molo VI si tratta di trasferimento intermodale, ma anche tematiche che vanno dalla certificazione ambientale, alla produzione di energia fotovoltaica, alla ricerca finanziata a livello europeo. Il presidente del porto giuliano lo spiega:
“Abbiamo acquisito un progetto su un Programma Europeo: Italia-Slovenia, in relazione al tema dell‘LNG che è un tema su cui stiamo investendo. Non siamo molto d’accordo sulla presenza dell’LNG in porto, nel senso abbiamo una serie di opposizioni territoriali. Quindi ci stiamo concentrando e stiamo progettando la produzione di bio-LNG in porto, che significa non importare LNG e poi distribuirlo a livello portuale, ma addirittura produrlo nell’area industriale del porto. E’ un tema che stiamo verificando in sinergia con il Comune di Trieste.” (Video )