ROMA – “Blue economy e collaborazione Italia-IORA: la decarbonizzazione del trasporto marittimo” è il titolo dell’incontro svolto oggi presso Confitarma a Roma, tra Italia e Indian Ocean Rim Association (IORA) organizzato da Diplomacy, nell’ambito del Festival della Diplomazia, in collaborazione con il ministero degli Affari esteri e la presidenza sudafricana di IORA e con il supporto della Federazione del Mare in rappresentanza del cluster marittimo italiano.
L’incontro si è aperto con i saluti di Carlo Lombardi, segretario generale della Federazione del Mare, Luca Sabbatucci, direttore generale del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Sheldon Moulton, ministro plenipotenziario dell’ambasciata del SudAfrica in Italia Paese che detiene la presidenza IORA, Biagio di Terlizzi, direttore aggiunto e responsabile della cooperazione internazionale di CIHEAM Bari. Gatot Hari Gunawan, direttore Indian Ocean Rim Association (IORA), nella sua relazione ha ricordato che le recenti conferenze ministeriali dei Paesi IORA hanno creato una base per elaborare strategie volte a rafforzare la cooperazione sulla crescita dell’economia blu nell’Oceano Indiano sulle principali tematiche l’acquacoltura, il turismo marittimo, il coinvolgimento del settore privato nelle infrastrutture, la rete portuale, l’inclusione finanziaria, l’esplorazione e lo sfruttamento sostenibili di varie risorse viventi e non viventi dai mari e affrontare la minaccia di inquinamento marino e detriti di plastica.
Hanno poi partecipato al dibattito, moderato da Mario Vattani, coordinatore UE – Asia Pacifico alla DG Mondializzazione e le Questioni Globali del MAECI, i rappresentanti del Comitato Italia-IORA e i rappresentanti delle ambasciate dei Paesi IORA (Bangladesh, Indonesia, Oman e Tailandia) e dell’Algeria. Laurence Martin, Capo servizio relazioni internazionali di Confitarma, ha sottolineato come la decarbonizzazione sia una priorità dell’industria marittima.
Il primo obiettivo è alle porte con l’adeguamento alla normativa “IMO 2020” sulle emissioni, che dal 1° gennaio 2020 impone che il contenuto di zolfo nelle emissioni delle navi non dovrà superare lo 0,5%. Il secondo obiettivo, da raggiungere nel 2050, è la riduzione del 50% delle emissioni di gas serra rispetto al 2018. Concludendo, Carlo Lombardi ha ricordato che l’IMO, organizzazione marittima internazionale facente capo alle Nazioni Unite, deve restare l’unica sede deputata ad emanare norme per il settore marittimo. “Solo le normative provenienti da questo organismo internazionale trovano un’applicazione uniforme in tutto il mondo. E questo garantisce una concorrenza leale su tutti i mercati marittimi, un prerequisito per qualsiasi sviluppo della Blue Economy. Un esempio significativo sono proprio gli ambiziosi traguardi adottati per la limitazione delle emissioni delle navi ai fini del contrasto al cambiamento del clima”.
In rappresentanza dell’armamento italiano ha partecipato Paolo Cagnoni, Chairman and CEO di Mediterranea di Navigazione SpA e membro del Consiglio Confitarma. Sono intervenuti inoltre: Silvia Giulletti (ministero Ambiente), Maria Vittoria Struglia, (ENEA), Luigi Giannini (Federpesca), Giuseppe Palma (Assoittica), Mariano Iadanza (Città della Scienza), Francesco Confuorti (Green Advantage), Leonardo Manzari (EIEAD e WestMed), Francesco Giulio Beltrame Quattrocchi, (Università degli Studi di Genova). Roma