di Giovanni Grande
NAPOLI – Già infrastruttura strategica della filiera nazionale del gas naturale liquefatto, OLT Offshore LNG Toscana sta lavorando ad un’evoluzione ulteriore del business. Partito nel 2013, il terminale galleggiante di rigassificazione realizzato dalla riconversione della nave metaniera “Golar Frost, ancorato a 12 miglia dalla costa livornese (capacità massima autorizzata: 3,75 mld di metri cubi), punta a diventare riferimento per la distribuzione di gas su tutto l’arco nord tirrenico e la Sardegna. Ne parliamo, a margine dell’Assemblea di Assocostieri, con l’amministratore delegato, Alessandro Fino.
Quali sono gli obiettivi del nuovo progetto di OLT Offshore LNG Toscana?
Il target individuato contempla la fornitura di GNL per il trasporto marittimo e terrestre. Stiamo studiando le opportune modifiche alla struttura del terminale per rendere possibile il rifornimento diretto di bettoline, unità minori comprese nel range 1.000-7.500 metri cubi, per il collegamento con i depositi costieri costruiti sulla costa.
Diventerete punto di riferimento per il porto di Livorno?
Non solo. Il nuovo servizio ci permetterà di riconfermare la nostra posizione strategica in termini di sicurezza degli approvvigionamenti di materia prima e di alimentare la crescente richiesta di gas per la fornita di carburante per camion e, in prospettiva, navi da crociera e passeggeri su tutto l’arco portuale del Nord Tirreno, da Genova a Civitavecchia, e in particolare, sulla Sardegna.
Quali sono le tempistiche?
Ci sono una serie di studi, da quelli di tipo ingegneristico alla sicurezza, che stiamo portando avanti da un po’ di tempo. Le previsioni riguardo questa fase di pre-fattibilità indicano la fine del 2018. Poi comincerà l’iter autorizzativo che dovrebbe concludersi in 3-4 anni. Per quella data saremo in grado di fornire un carburante che, rispondendo alle specifiche necessità del mondo dei trasporti, permette da una parte di ridurre l’inquinamento, dall’altro un’ottimale gestione economica.
Le prospettive del comparto?
Negli ultimi anni si è registrato un grande fermento di iniziative. Nella filiera della fornitura di GNL di piccola taglia è cresciuto il numero di stazioni di rifornimenti, depositi costieri, così come la collaborazione delle istituzioni verso le esigenze degli operatori, come nel caso dell’ultimo decreto ministeriale in materia (fine 2017, ndr) che facilita lo sviluppo della filiera. Siamo sulla buona strada per affrontare la transizione energetica.