LIVORNO – “Robosoft 2018” è la prima conferenza internazionale sulla soft robotics che si terrà a Livorno dal 24 al 28 aprile e che vede la presenza di 300 scienziati provenienti dai più prestigiosi centri di ricerca mondiale.
La conferenza è stata presenta a Livorno presso la nuova sede del Centro di Robotica Marina dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, insediata nella rinnovata struttura dello Scoglio della Regina, con laboratori e aule didattiche già in piena attività. Erano presenti alla presentazione: Cecilia Laschi, vicedirettore dell’Istituto di Biorobotica della Scuola Sant’Anna e coordinatrice del convegno, il sindaco di Livorno Filippo Nogarin e l’assessore all’innovazione e ricerca universitaria, Francesca Martini.
“Non è casuale che sia questa struttura, dalla quale si può godere di una panoramica tra le più belle della città, ad ospitare un centro di ricerca all’avanguardia nel mondo“, ha detto il sindaco Nogarin, sottolineando quanto la città e l’amministrazione puntino sulle nuove tecnologie e sull’insediamento di centri di ricerca scientifica per assicurare vitalità all’economia livornese.
“Si tratta di tecnologie ancora “sanguinanti” ma che presto troveranno svariati campi di applicazione, sconvolgendo le nostre abitudini e il mondo del lavoro. È importante far sì che in questo settore Livorno possa continuare ad esprimere l’eccellenza, grazie a un impegno che per i giovani inizia già nelle aule degli istituti scolastici della città”.
“Ospitare la prima edizione della conferenza internazionale di ‘Soft Robotics’ a Livorno – ha detto Cecilia Laschi – è un bellissimo riconoscimento del lavoro svolto in questo settore che sta rivoluzionando la robotica e attira investimenti sempre più cospicui, e un ottimo inizio per le attività del Centro di Robotica Marina dell’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna nella nuova sede dello Scoglio della Regina”.
Il convegno
Le sessioni del convegno iniziate stamani e si protrarranno fino a sabato 28, presso l’Hotel Palazzo e i Bagni Pancaldi. In quest’ultima sede sono ospitate le applicazioni, come robot che crescono come piante o che si riparano da soli, pesci robot biodegradabili, interfacce indossabili, strumenti soffici per applicazioni biomedicali, presentati da importanti università e da industrie come la Disney, e che possono aprire nuovi scenari in medicina e nella salvaguardia dell’ambiente, a cominciare da quello marino.
In particolare, nella mattinata di sabato 28 aprile, a partire dalle ore 9, ai Bagni Pancaldi è previsto un momento in cui la ricerca scientifica assumerà toni “spettacolari”, con una competizione tra robot (aperta al pubblico), con alcuni prototipi che si sfideranno in prove di locomozione e manipolazione, dimostrando le abilità raggiunte nell’aggirare ostacoli e afferrare oggetti delicati, grazie al corpo “soft”.
“Robosoft 2018” fa seguito alle due “Soft Robotics Week”, ospitate sempre a Livorno nel 2015 e nel 2016, che con il loro successo hanno rappresentato una sorta di trampolino per questa prima conferenza internazionale, che si svolge sotto l’egida della Società scientifica internazionale “IEEE” e, al suo interno, della “Robotics & Automation Society”, che hanno accolto con favore la proposta presentata dalla Scuola Superiore Sant’Anna, insieme ai suoi partner internazionali. Un importante riconoscimento per il lavoro pionieristico svolto dall’Istituto di BioRobotica del Sant’Anna e, in particolare, dal Centro di ricerca in robotica marina che ha sede proprio a Livorno, dove è stato sviluppato il progetto europeo “OCTOPUS”, che ha portato alla realizzazione del primo robot soft al mondo, ispirato alla destrezza del polpo, grazie alle ricerche del team coordinato da Cecilia Laschi, indicata nel 2016 dalla community “RoboHub” come una delle 25 donne geniali della robotica mondiale.
Al convegno, oltre agli interventi di Pierdomenico Perata, rettore della Scuola Superiore Sant’Anna e di Christian Cipriani, direttore dell’Istituto di BioRobotica del Sant’Anna, sono previste presentazioni da parte di eminenti scienziati del settore, tra cui il prof. Paolo Dario, con seminari su temi di frontiera e dimostrazioni dei risultati più recenti.