Nel porto di Taranto sono iniziati gli interventi per il dragaggio di 2,3 metri cubi dei sedimenti in area Molo Polisettoriale per la realizzazione di un primo lotto della cassa di colmata funzionale all’ampliamento del V sporgente del porto. Lo comunica l’AdSP del Mar Jonico – I lavori avranno una durata di circa un anno e sono stati affidati alla Astaldi SpA. L’intervento prevede il dragaggio dei sedimenti presenti nello specchio d’acqua antistante il Molo Polisettoriale del porto di Taranto e la realizzazione di una cassa di colmata, posta in radice al V Sporgente, in cui verranno refluiti i sedimenti dragati. Il dragaggio verrà effettuato sia a fini ambientali, cioè per la rimozione dei sedimenti risultati contaminati dalla caratterizzazione ISPRA (valori di contaminazione maggiori dei limiti di intervento), sia a fini di infrastrutturazione portuale, per consentire l’attracco delle navi di ultima generazione che necessitano una profondità del fondale di -16.50 m s.l.m.m.
I lavori permetteranno di rendere disponibile una nuova banchina di 430 metri di lunghezza che sarà realizzata sul margine della cassa di colmata posta in radice al V Sporgente.
L’Autorithy inoltre fa sapere – “Il completamento dei lavori di ammodernamento e riqualificazione della banchina di ormeggio del Molo Polisettoriale, previsti per la primavera 2017, unito alla realizzazione dei dragaggi dei fondali del Molo Polisettoriale consentiranno al porto di Taranto di ampliare il numero delle banchine disponibili e di migliorare le performance e le capacità, potendo disporre di 2.100 m di banchina ed 1 M m2 di piazzale dotati di 5 binari ferroviari di oltre 1.000 m, direttamente collegati con la rete ferroviaria nazionale. Tale circostanza consentirà all’AdSP del Mar Ionio di avviare una più chiara ed autorevole interlocuzione con i principali operatori internazionali, potenzialmente interessati all’utilizzo dello scalo jonic”.