ROMA – Il premier Giuseppe Conte é intervenuto annunciando nuove misure più rigide per il contrasto alla diffusione del coronavirus su tutto il territorio nazionale. Misure contenute nel nuovo dpcm 11 marzo 2020.
Fino al 25 marzo, bar, ristoranti e negozi saranno chiusi, ad eccezione di alimentari e farmacie. Sono garantiti i servizi essenziali trasporti, banche e poste e ; fabbriche aperte ma con misure di sicurezza.
“disponiamo anche la chiusura di tutte le attività commerciali, di vendita al dettaglio, ad eccezione dei negozi di generi alimentari, di prima necessità, delle farmacie e delle parafarmacie.” Queste le parole di Conte.
“Nessuna corsa, attenzione, non è necessario fare nessuna corsa quindi per acquistare cibo nei supermercati. Chiudiamo però negozi, bar, pub, ristoranti, lasciando la possibilità di fare consegne a domicilio“.
“Se saremo tutti a rispettare le regole, usciremo più in fretta dall’emergenza. Il Paese ha bisogno della responsabilità di 60 milioni di italiani che ogni giorno compiono sacrifici. Ciascuno si sta giovando dei propri e degli altrui sacrifici”.
Regola madre resta evitare spostamenti
“La regola madre rimane la stessa: limitare gli spostamenti alle attività lavorative o per motivi di salute o per motivi di necessità come fare la spesa. E’ importante essere consapevoli che abbiamo da poco iniziato a cambiare le nostre abitudini – ha aggiunto il presidente – l’effetto di questo grande sforzo lo vedremo tra un paio di settimane“.
Tra i servizi essenziali i Trasporti saranno assicurati.
Tuttavia possibili riduzioni. disposte dai governatori regionali. per i trasporti pubblici locali, che pertanto potrebbero avere ordinanze diverse da regione a regione. Possibili riduzioni anche per il Trasporto nazionale: ferroviario, aereo e marittimo questo seguirà le direttive del Ministero dei Trasporti. Questo il testo del dpcm sul tema dei Trasporti:
“Il Presidente della Regione con ordinanza” – si legge nel dpcm – “può disporre la programmazione del servizio erogato dalle Aziende del Trasporto pubblico locale, anche non di linea, finalizzata alla riduzione e alla soppressione dei servizi in relazione agli interventi sanitari necessari per contenere l’emergenza coronavirus sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali. Il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro della salute, può disporre, al fine di contenere l’emergenza sanitaria da coronavirus, la programmazione con riduzione e soppressione dei servizi automobilistici interregionali e di trasporto ferroviario, aereo e marittimo, sulla base delle effettive esigenze e al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali.”
Idraulici, benzina, meccanici, artigiani aperti
E’ quanto prevede il Dpcm sulle nuove restrizioni. Anche gli artigiani resteranno aperti. Sono tutti considerati servizi essenziali. Aperte anche edicole, tabaccai e stampatori.
Chiusi reparti aziendali non indispensabili
“Chiudono i servizi di mensa che non garantiscono la distanza di un metro di sicurezza. Restano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione: le industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività produttive a condizione che assumano misure di sicurezza adeguate ad evitare il contagio. Si incentiva la regolazione di turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili”, annuncia Conte.
Saranno garantite attività agro-alimentari
“Saranno garantite, nel rispetto della normativa igienico-sanitaria, le attività del settore agricolo, zootecnico, di trasformazione agroalimentare e le filiere che offrono beni e servizi rispetto a queste attività”.
Nomina di un Commissario per le strutture ospedaliere
“Nomineró un commissario delegato per potenziare la risposta delle strutture ospedaliere a quest’emergenza sanitaria” Pertanto un commissario responsabile per le strutture sanitarie con ampi poteri di deroga, per rafforzare la produzione di attrezzature e sopperire anche alle carenze. Si tratta di Domenico Arcuri, a.d .di Invitalia.