ROMA – La Bozza del Decreto Genova è suddivisa in 12 articoli. in cui non viene nemmeno una volta citato il concessionario autostradale “Autostrade per l’Italia“, così come non viene citata Fincantieri che dovrebbe occuparsi della ricostruzione. Si citano gli aiuti alle famiglie, i mutui e le agevolazioni fiscali per le imprese, quindi criteri e modalità generali per la concessione di contributi per la ricostruzione privata.
Si parla dell’istituzione di una zona franca urbana che riguarda le imprese che hanno subito una riduzione almeno pari al 25%, nel periodo che va dal 14 agosto al 31 dicembre 2018. Si parla anche dell’insediamento di nuove imprese e l’istituzione, per la durata massima di 1 anno, di una apposita ZES (Zona economica speciale). Parte della bozza del Decreto riguarda la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti.
“A decorrere dal 1 dicembre 2018 – è scritto nella bozza– è istituita l’Agenzia per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali, ha sede a Roma presso il ministero dei Trasporti.” L’Agenzia ha il compito di garantire la sicurezza del sistema ferroviario nazionale e delle infrastrutture stradali e autostradali, quindi di effettuare la vigilanza tecnica sull’esecuzione dei lavori in particolare di costruzione, manutenzione straordinaria, compresi gli altri interventi che i concessionari sono tenuti a eseguire nell’ambito di rapporti concessori, disponendo le misure correttive per superare gli eventuali aspetti critici per la sicurezza stradale e autostradale. Questo è l’aspetto chiave del Decreto, nonostante non sia presente il nome di Autostrade per l’Italia, visto che l’istituzione dell’Agenzia, potrebbe essere il modo per portare alla revoca delle concessioni.