FIRENZE– Sull’annosa questione delle porte Vinciane interviene lo stop della Regione Toscana: “Saranno gestite dalla Regione, coinvolgendo l’Autorità portuale di Livorno e il Comune di Pisa” lo dice Vincenzo Ceccarelli, l’assessore regionale ai Trasporti, che spiega “per assicurarne la massima efficienza e assecondarne il carattere strategico per il porto di Livorno e per tante attività produttive dell’area pisano-livornese. Noi lavoriamo per questo, insieme alle istituzioni e alle realtà economiche di tutta l’area. Senza imbarazzi e senza logiche da tifo“.
Le porte Vinciane sono poste all’interno del canale dei Navicelli, il canale è limitrofe alla Darsena Toscana e segna il confine territoriale tra Pisa e Livorno. Queste sono di proprietà della omonima società pisana “Canale dei Navicelli”. L’apertura delle porte determina che i sedimenti fangosi che scorrono nel canale finiscano per confluire e depositarsi anche sui fondali della Darsena Toscana provocandone l’insabbiamento. Da anni rappresenta un problema per il porto di Livorno.
“Se c’è una cosa imbarazzante”, ha sottolineato Ceccarelli, “è che su questioni che riguardano infrastrutture importante per i territori e le loro economie ci sia ancora chi si ostina a usare le lenti sfuocate dei campanilismi. Quello che interessa alla Regione è che le cose funzionino al meglio“.
L’assessore a Trasporti e Infrastrutture, replica alle ricostruzioni di stampa su presunti “imbarazzi” a proposito della gestione delle porte vinciane.
“Che possa venire in mente di riproporre il derby Pisa-Livorno”, continua Ceccarelli, “in occasione di una sperimentazione sulla mobilità del futuro che ha fatto di Livorno una ribalta di livello europeo, lascia a dir poco perplessi. Le porte vinciane saranno gestite dalla Regione, coinvolgendo l’Autorità portuale di Livorno e il Comune di Pisa, in modo da assicurarne la massima efficienza e assecondarne il carattere strategico per il porto di Livorno e per tante attività produttive dell’area pisano-livornese. Noi lavoriamo per questo, insieme alle istituzioni e alle realtà economiche di tutta l’area. Senza imbarazzi e senza logiche da tifo“.