HONG-KONG – Secondo uno studio di epidemiologi cinesi della provincia dello Hunan, pubblicato dalla rivista scientifica Practical Preventive Medicine e citato dal giornale di Hong Kong, South China Morning Post, il coronavirus potrebbe resistere nell’aria almeno trenta minuti ed essere contagioso fino ad una distanza di circa 4,5 metri in ambienti chiusi. Lo studio è stato effettuato su di un gruppo di persone contagiate, il 22 febbraio scorso, quando ancora in Cina non era scattata l’emergenza Coronavirus, e che si sono trovate con il “paziente zero” a bordo di un autobus da 48 posti, durante un viaggio che è durato 4 ore. L’equipe di medici che hanno effettuato la ricerca, guidati dall’epidemiologo Hu Shixiong, tuttavia specificano che lo studio ha la necessità di ulteriori verifiche prima di avere validità scientifica.
Secondo questi ricercatori cinesi, particolarmente a rischio sarebbero gli ambienti chiusi, piccoli e con aria condizionata, dove il contagio può avvenire anche ad una distanza di 4,5 metri. Lo studio del contagio, avvenuto sul bus dove il 22 gennaio viaggiava il “paziente zero”, è potuto avvenire grazie alle immagini delle telecamere a circuito chiuso, presenti sul mezzo. “Il paziente zero” si trovava senza mascherina a bordo di questo autobus, seduto in penultima fila, e durante tutto il viaggio sebbene non avesse avuto alcuna interazione con gli altri passeggeri, tuttavia mise in moto il contagio di sette persone, tra le quali alcuni passeggeri seduti sei file più avanti, a una distanza stimata, appunto, di circa 4,5 metri.
Dopo circa mezz’ora dalla fine della corsa, un altro gruppo di persone saliva sull’autobus ma solo un passeggero, che era senza mascherina, veniva contagiato, si pensa a causa di particelle inalate dal gruppo di passeggeri seduti in precedenza. Sempre seguendo il percorso del “paziente zero” è stato poi visto che questi, dopo essere sceso dal primo mezzo, saliva su un altro minibus contagiando, in un’ora, altre due persone, una delle quali si trovava a una distanza di circa 4,5 metri. Tutti i contagiati non indossavano la maschera di protezione. Tuttavia lo studio ha aperto domande, alle quali non è stato ancora possibile rispondere, ovvero, perchè la persona seduta al fianco del paziente zero, nel primo autobus non sia rimasto contagiato dal virus.
Inoltre come era già stato messo in luce, da ricerche precedenti, il virus può sopravvivere per diversi giorni sulle superfici, fino a due o tre giorni su: metallo, vetro, carta, plastica e tessuti. Per quanto riguarda la temperatura, il virus perderebbe la sua capacità di contagio oltre i 37 gradi centigradi, mentre potrebbe sopravvivere più di cinque giorni nelle feci e nei liquidi corporei.