Roma – Raggiunta l’intesa dopo giorni di trattative tra i soci di Alitalia. L’accordo è stato siglato alle prime ore del mattino con lo sblocco dei 180 milioni di linee di credito che permetteranno ad Alitalia di avviare il piano industriale. Ma il Consiglio di amministrazione prevede «una radicale riduzione dei costi» da quasi subito, due mesi circa e probabilmente il personale sarà alleggerito di 1500 esuberi (comprese le esternalizzazioni e il mancato rinnovo dei contratti a tempo). Una lettera già inviata ai dipendenti in cui si spiega la necessità del taglio di organico come una possibilità per la sopravvivenza dell’azienda
“Forte preoccupazione rispetto alle possibili conseguenze sull’occupazione risultanti delle scarne anticipazioni del piano industriale”. È quanto esprimono unitariamente Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo al termine dell’incontro oggi con Alitalia.
“Abbiamo richiesto – aggiungono le quattro organizzazioni sindacali – la presentazione ufficiale del piano industriale di cui ad oggi ci hanno riferito solo generiche linee guida e pertanto non possiamo condividere nessuna richiesta di taglio al costo del lavoro”.
Secondo Filt, Fit, Uilt e Ugl TA “è anche irrituale e poco rispettoso che, dopo giorni di attesa, l’amministratore delegato scriva ai dipendenti di esuberi senza presentarsi all’incontro. Non vorremmo che l’intesa tra gli azionisti necessaria venga adesso considerata l’unica intesa indispensabile”
“Serve – sostengono infine le quattro organizzazioni sindacali dei trasporti – anche l’avvio di un confronto che coinvolga il Governo per l’importanza di Alitalia e per gli effetti sull’intero trasporto aereo in Italia”.