Autotrasporto, dall’incontro con Bellanova “ancora nessun risultato tangibile”

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ROMA – Un niente di fatto, l’atteso incontro delle associazioni dell’Autotrasporto con la viceministro al MIMS, Teresa Bellanova, si è concluso senza ancora avere ricevuto le risposte attese, tuttavia rimane aperto il confronto. 

Unatras

Secondo  UNATRAS dall’incontro “non sono stati ancora prodotti  risultati tangibili che la nostra associazione e gli autotrasportatori che autonomamente hanno deciso di attuare azioni di protesta, si attendevano” –  L’associazione  Unatras tuttavia sottolinea di riconfermare “la propria disponibilità a proseguire il confronto con le istituzioni, tenendo aperto il dialogo con le imprese per individuare le iniziative più efficaci e opportune per raggiungere le soluzioni auspicate dalla categoria. L’associazione, che non si riconosce minimamente nelle azioni di violenza che hanno avuto luogo in questi giorni, non esclude comunque il ricorso al fermo nazionale dei servizi, ma sempre nel rispetto delle regole e dei codici di autoregolamentazione”.

Trasportounito

Dalle fila di Trasportounito, il segretario nazionale  Maurizio Longo sottolinea che a sedersi al tavolo con il Governo siano state “solo quelle associazioni contro le quali sta proprio montando la protesta degli autotrasportatori, che non si sentono né rappresentati né difesi”. “Se la strategia è quella di vincere facile e trovare accordi che equivalgono a carta straccia, il Governo sappia che si assume una responsabilità enorme, destinata a scaricarsi sulla rabbia sociale”,

Ha continuato Longo: “Un segnale pessimo miope e pericoloso, perché le associazioni di rappresentanza che si sono sedute oggi al tavolo sono le stesse contestate dalle imprese che stanno fermando i loro veicoli per un fermo di fatto e che nella decisione del Governo troveranno ulteriori motivazioni per proseguire autonomamente sulla strada della protesta, facendosi interpreti di quella disperazione e di quel disagio sociale che rappresenta un rischio cogente per il Paese”.

FAI Sicilia

In Sicilia, il segretario di FAI Sicilia, Salvatore Bella, ha dichiarato: “la situazione è ormai incontrollabile, la rabbia degli autotrasportatori per il caro carburante ha portato all’esasperazione. Presidi di gruppi autonomi bloccano le strade mettendo di traverso trattori e camion e impedendo a chi vuole transitare di proseguire. Si rammenta che avendo la categoria subito aumenti pari al 30% sia sul carburante sia sul costo del traghetto, non è possibile scaricare sui committenti questi rincari, soprattutto riguardo alla filiera ortofrutticola. Per queste motivazioni si chiede uno sforzo al Governo nazionale per evitare ulteriori peggiori conseguenze”.

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