ROMA –Il vice presidente di Confetra con delega all’intermodalità e alla portualità, Umberto Ruggerone, in audizione alla Camera in merito alla proposta di legge sugli Interporti, ha espresso una valutazione nel complesso positiva, tuttavia, ha sottolineato la necessità all’interno del nuovo Comitato nazionale per l’intermodalità e la logistica che la proposta di legge intende istituire, di una rappresentanza di tutti gli operatori della catena logistica del settore.
La nuova disciplina, che aggiorna una normativa oramai vecchia di trent’anni e non più adeguata ai cambiamenti avvenuti in ambito industriale, trasportistico e della logistica: “è necessario che sia prevista la presenza dei rappresentanti del mondo dei trasporti e della logistica nonché dei committenti dell’industria e del commercio”: ha commentato Ruggerone presidente di Assologistica,
Secondo Ruggerone, infatti, “bisogna tenere conto dei mutati scenari amministrativi e di mercato, della digitalizzazione dei processi, della sostenibilità ambientale e quindi del necessario trasferimento modale, dell’esigenza che i nodi intermodali siano strettamente interconnessi con la rete viaria nazionale ed europea, ma soprattutto a quella ferroviaria e con le reti TEN-T. È inoltre necessario che la nuova disciplina consideri il complessivo mercato dell’intermodalità, oggi composto da molteplici realtà imprenditoriali di natura giuridica diversa, pubbliche ma anche private. Questa compresenza di differenti realtà dovrebbe ricevere maggiore attenzione in una disciplina quadro che consideri e tuteli equilibri concorrenziali e competitivi e ricomprenda strumenti che incentivino lo shift modale, a integrazione di marebonus e ferrobonus”.