TRENTO -“E’veramente un onore e un piacere essere qui a parlare di uno dei progetti che farà la storia dell’Italia e dell’Europa intera. In questi anni si è messa in moto una programmazione e una progettazione infrastrutturale e dei trasporti denominata “Connettere l’Italia”. “Questo programma ha una visione delle connessioni del sistema Paese verso l’Europa e all’interno del Paese stesso. Si parla di sostenibilità per connettere l’Italia, in senso di sostenibilità ambientale, sia a livello globale che a livello di polluzione locale, sostenibilità sociale, ossia garantire una mobilità inclusiva anche per i territori marginali, e sostenibilità economica, finalizzata a ridurre la bolletta che l’Italia paga all’Europa per l’arretratezza logistica”.
Così Ennio Cascetta, Amministratore Unico Ram Logistica, Infrastrutture e Trasporti S.p.a, nel corso del convegno “Il corridoio del Brennero per Connettere l’Italia”, in corso oggi a Trento alla presenza del ministro Graziano Delrio. “C’è stata una produzione di norme, allegati, di un codice appalti e di una serie di atti pubblici che il Parlamento ha approvato per trasformare questa vision in opere e in leggi concrete – ha proseguito Cascetta -. La politica della mobilità sostenibile si è tradotta in infrastrutture, norme e semplificazione, incentivi per l’uso del ferro, cosiddetto ferrobonus, per il trasporto marittimo, il marebonus, oltre agli incentivi per l’acquisto di nuovi mezzi per il trasporto pubblico locale”.
“Nel Piano “Connettere l’Italia” sono state fatte una serie di scelte e sono state previste una serie di priorità. Sono stati selezionati 108 interventi necessari per il Paese – ha aggiunto l’AU di Ram – tra cui grandi e piccole opere di qualche decine di milioni di euro. Il valore complessivo degli interventi è di 130 miliardi di euro per progetti che sono pronti e si devono fare. Nel documento sono previste anche altre opere ancora da finanziare, sono progetti che si possono introdurre successivamente nel tempo. Noi guardiamo al 2030, perché senza sguardo lungo queste scelte infrastrutturali non hanno senso. In 15 anni l’Italia spenderà 150 miliardi di euro con opere che realizzano questa visione strategica”.
Cascetta ha poi ricordato che “tra 2014 e 2016 il Pil è aumento del +2%, il trasporto merci aumenta 3-4 volte in più rispetto all’economia generale. Per connettere l’Italia bisogna superare la barriera delle Alpi. Il trasporto merci transalpino vale 150-160 milioni di tonnellate all’anno. Sull’asse del Brennero la ferrovia cresce come la strada ma non ha ancora guadagnato quote di mercato, anzi dal 2010 le sta perdendo. Il Brennero è il primo valico ed è il più importante legame tra il nostro Paese e l’Europa ma è cambiata la composizione del traffico, servono treni più lunghi e più alti e questa è una scelta epocale. Il Tunnel del Brennero è un’opera ferroviaria gigantesca, sono previste decine di chilometri di gallerie. Si tratta di un’opera utile che serve e giustifica la quantità di risorse investite se però è parte di un sistema, ossia se si possono raggiungere i porti, i centri intermodali e se le strade sono connesse. Il Brennero fa parte del corridoio che parte dalla Scandinavia e arriva a Malta, ha 150 anni, come il Frejus e il valico dei Giovi. Si tratta di un sistema costruito nella seconda metà dell’ottocento e ci consente ancora di scambiare merci e trasportare passeggeri in Europa. Oggi stiamo facendo la stessa cosa su tutti i valichi alpini ferroviari – ha sottolineato l’AU -, mentre nel dopoguerra sono stati fatti interventi sui valichi stradali”.
“La ferrovia però serve anche alle persone. In Italia la rivoluzione di questi ultimi anni è stata l’alta velocità che ha costruito un nuovo Paese. Ci sono 40 mln di viaggiatori all’anno, numeri più che raddoppiati dal 2010, di questi 10 milioni di passeggeri non si spostavano affatto. Con la metropolitana d’Italia è cambiato il modo di vivere e di viaggiare. Il progetto è di far arrivare l’alta velocità di rete anche a Trento e Bolzano. Abbiamo portato le linee storiche alla velocità di 200 e oltre chilometri orari. Il nostro obiettivo è raggiungere Trento da Roma in meno di 3 ore”.