Nel primo semestre 2020, nonostante la ripresa di maggio e giugno, l’Istat stima una netta contrazione dell’export diffusa a livello territoriale: rispetto alla media nazionale, è più ampia il Nord-ovest (-16,1%) e il Sud e Isole (-15,4%), di pari entità per il Centro (-15,3%), più contenuta per il Nord-est (-14,3%). Questa l’analisi di Confetra, Confederazione nazionale della Logistica, in merito ai dati Istat sulle esportazioni nazionali dei primi sei mesi dell’anno.
L’area che pesa maggiormente in termini di milioni di euro di esportazioni, il 38% del totale nazionale, risulta essere la più colpita dal calo riscontrato nel primo semestre. Se si analizza il dato regionale nei primi sei mesi dell’anno, la flessione tendenziale dell’export interessa quasi tutte le regioni italiane ed è più ampia per Basilicata (-36,8%), Sardegna (-35,3%) e Valle d’Aosta (-31,0%).
Le performance negative di Piemonte (-21,2%), Lombardia (-15,3%), Veneto (-14,6%) ed Emilia-Romagna (-14,2%) spiegano i due terzi della flessione su base annua dell’export nazionale. Solo il Molise (+30,2%) e la Liguria (+3,7%) registrano, nel confronto con il primo semestre 2019, una dinamica positiva dell’export. Nei primi sei mesi del 2020, i contributi maggiori alla diminuzione su base annua delle esportazioni nazionali derivano dal calo delle vendite di Piemonte (-18,8%) e Lombardia (-16,5%) verso la Germania, di Lazio (-39,9%) e Piemonte (-22,7%) verso gli Stati Uniti e di Piemonte (-22,1%), Lombardia (-17,8%), Veneto (-17,2%) ed Emilia-Romagna (-15,9%) verso la Francia.
I termini di beni i settori di attività economica più colpiti nel primo semestre del 2020 risultano essere gli Autoveicoli (-32,1%), Coke e prodotti petroliferi raffinati (-31,6%) e Articoli in pelle (-28,4%