L’incontro tra il ministro De Micheli e la categoria dell’Autotrasporto ha aperto un confronto tra le parti. Nessuno sbarramento da parte del governo su temi più importanti. Chiaro impegno da parte del ministro di trasformare le istanze presentate dalla categoria in atti. Su fermo nazionale dell’Autotrasporto, la trattativa è rimandata a mertedì prossimo.
Lucia Nappi
ROMA – E’ dialogo tra Autotrasporto e il Governo – L’incontro svolto ieri al Mit tra i rappresentanti delle organizzazioni dell’Autotrasporto e il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Paola De Micheli, presenti il vice ministro Giancarlo Cancellieri e i dirigenti del ministero – ha aperto un confronto tra le parti.
Nessuno sbarramento quindi da parte del governo, secondo fonti bene informate, il ministro ha fornito alcune delle risposte attese manifestando il chiaro impegno di trasformare le istanze presentate in atti.
Pertanto se l’Autotrasporto si era preparato allo scontro, adesso fa un passo indietro, a fronte di un incontro dove è emersa la volontà da parte del governo di affrontare le questioni e risolverle.
Riguardo al fermo nazionale dei servizi di autotrasporto, dati gli impegni annunciati dal ministro, potrebbe rimanere quindi solo come atto formale, la trattativa è infatti stata rimandata ad un incontro fissato per martedi 19 novembre.
I temi e le istanze
Sul tema legge di Bilancio, provvedimenti legati al clima ed eliminazione, a partire dal 2021, del rimborso accise gasolio per i mezzi Euro 3: la categoria ha manifestato tempi troppo ravvicinati e la necessità per le imprese di avere più spazio per il ricambio mezzi. Su questo punto il ministro non ha dato alcuno sbarramento, ma ha detto di dovere fare una valutazione sulle possibilità, con la promessa e l’impegno di fare in modo di spostare la data fissata per il 2021.
Si è inoltre parlato di pubblicazione dei costi di trasporto, Brennero, revisioni per i privati, risorse per il ricambio veicolare. Tra le istanze presentate dalle organizzazioni: le garanzie per i tempi di pagamento, il mantenimento dello stesso livello economico del 2018 e la possibilità di rivedere normative già esistenti ma che non hanno mai funzionato.
Sulla normativa Appalti è stata mossa la richiesta da parte della categoria di una maggiore valutazione, sul tema De Micheli ha confermato: “ci troviamo in presenza di un provvedimento che anziché fare del bene, può fare del male” – “non è la prima categoria che mi chiede di valutare meglio questo aspetto” pertanto probabilmente questo sarà un tema che verrà nuovamente affrontato nell’incontro del 16 novembre.