CONTINUA IL PROCESSO DI CERTIFICAZIONE ENAC DEGLI AEROPORTI ITALIANI IN BASE AL NUOVO REGOLAMENTO EUROPEO: L’ENTE HA GIÀ CERTIFICATO OLTRE IL 40% DEGLI AEROPORTI, OVVERO QUELLI CHE GESTISCONO L’84% DEL TRAFFICO AEREO NAZIONALE
ROMA– Continua da parte dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, il processo di conversione dei Certificati di Aeroporto in base al Regolamento Europeo numero 139 del 2014 che stabilisce i requisiti tecnici e le procedure amministrative relativi agli scali comunitari.
La certificazione rilasciata dall’ENAC attesta la rispondenza ai requisiti applicabili alle organizzazioni delle società concessionarie, delle procedure operative e di tutte le infrastrutture e gli impianti aeroportuali. Dopo gli aeroporti di Roma Fiumicino, Venezia, Bergamo, Napoli, Milano Malpensa e Milano Linate, certificati tra dicembre 2016 e gennaio 2017, tra fine luglio e inizio agosto l’ENAC ha consegnato i certificati anche agli aeroporti di Bari, Bologna, Roma Ciampino, Torino, Treviso, Verona cui a breve seguiranno quelli di Alghero, Cagliari, Olbia e Palermo.
Con questa tornata l’Ente ha ormai completato la conversione di oltre il 40% degli aeroporti, ovvero di tutti gli scali principali che gestiscono circa l’84% del traffico aereo nazionale.
Il nuovo Regolamento comunitario prevede la conversione di tutti i Certificati entro la fine del 2017 e l’ENAC, con le recenti certificazioni rilasciate, continua ad impegnarsi al fine di completare, nei tempi stabiliti, il processo di conversione di tutti gli scali italiani. Il transito dalla certificazione nazionale a quella europea sta comportando un rilevante impiego di risorse professionali dell’ENAC. Peraltro, l’approccio collaborativo tra l’Ente e le società di gestione, pur nel rispetto dei reciproci ruoli, sta consentendo di affrontare le problematiche emergenti in un clima di cooperazione.