GENOVA – Si è conclusa l’Assemblea Straordinaria dei soci di Spediporto, l’associazione degli spedizionieri genovesi, svolta oggi a Genova sotto la presidenza di Alessandro Pitto. L’Assemblea ha votato all’unanimità il via libera alle azioni, la Class Action contro Autostrade per l’Italia e il ministero delle Infrastrutture e Trasporti. Durante l’incontro è stata data una visione di dettaglio dei danni verificatisi in seguito al crollo del ponte sul Pulcevera e di tutti i percorsi giudiziari ad oggi in atto.
Gli associati di Spediporto riceveranno entro i prossimi giorni delle schede di perimetrazione dei danni a seconda delle diverse attività, messe a punto dagli esperti, nominati da Spediporto. Destinatari degli appositi documenti di analisi saranno: gli spedizionieri nazionali, internazionali, corrieri, trasportatori e magazzini: i danni subiti in termini di maggior costi di produzione o di riduzione dei fatturati.
Il governatore della Liguria Giovanni Toti ha affermato: “Il ponte deve essere finito nel 2020 o qualcuno dirà a Genova per quale ragione non è pronto. Quando tutto è cominciato – ha ricordato Toti – ho detto che il percorso che la Regione aveva intrapreso avrebbe consentito di avere un ponte al massimo in 15 mesi. Il governo ha scelto un’altra via, la clessidra corre, c’è chi si assume la responsabilità delle proprie scelte ma noi siamo qui a collaborare in ogni modo possibile“. Marco Bucci ha annunciato la stesura dell’elenco delle ditte che potranno operare.
Giampaolo Botta, direttore generale della associazione ha commentato “Che i danni ci siano ed anche importanti sono i dati a consuntivo del mese di ottobre a testimoniarlo, con un -8% nel mese di ottobre rispetto allo stesso mese del 2017. Nelle prossime ora Aspi e Mit riceveranno formali comunicazioni delle azioni che radicheremo quanto prima nei loro confronti”.
