Un duro attacco al governo proviene dal mondo della logistica e dei trasporti: sia in merito alla gravissima situazione delle infrastrutture liguri che in merito alle questioni del trasporto marittimo e stradale.
A lanciare l’ultimo, in ordine di tempo, grido d’allarme sulle infrastrutture liguri è Mino Giachino, presidente ed ad Saimare, Gruppo leader nazionale delle spedizioni, ex sottosegretario ed esponente di Forza Italia: «In Liguria siamo al collasso perché dopo la tragica caduta del Ponte Morandi, il Governo, invece di dividere in due la questione, da una parte l’incarico alla Avvocatura dello Stato per accertare le responsabilità e le mancanze della Società concessionaria e dall’altro la Richiesta al MIT di far fare controlli rapidi sulla stabilità di gallerie e viadotti, ha preferito con Toninelli fare facili polemiche contro i Benetton Etc.etc.»
«Genova così rischia di pagare il CONTO SALATO DEL COVID DUE VOLTE. Il mondo dei trasporti e della logistica faccia proprio il metodo SI TAV in alleanza con Regione e Comune che sono in grande sintonia».
Giachino parte all’attacco con l’elenco dei disastri avvenuti e sfiorati lo scorso anno, il crollo del viadotto sulla A6, il disastro evitato nella Galleria di Masone – «Dopo parecchi solleciti la Ministra De Micheli nel 2020 ha cambiato Commissario e si sono fatte le prime verifiche e oggi i lavori vengono fatti tutti insieme così da paralizzare un’altra volta la economia ligure che per import e export serve il Nord Ovest».
«Rallentato l’afflusso ai traghetti per la stagione estiva – Tutto il mondo vive di trasporti, l’Italia con le sue Isole e con i suoi porti ancora di più. – sottolinea Giachino – «Ma i trasporti e la logistica occorre conoscerli. Senza infrastrutture l’economia, la logistica, i trasporti, il turismo, il lavoro hanno vita breve e il Paese non si riprende».
